ANNO NERO Scaricato dalla Ferrari a maggio, Sebastian Vettel sta uscendo con le ossa rotte da questa stagione. Il tedesco non riesce a trovare il giusto feeling con la SF1000, collezionando risultati deludenti e perdendo nettamente il confronto diretto con Charles Leclerc. Molti vedono nel suo prossimo trasferimento alla Racing Point il momento che segnerà la riscossa del 4 volte campione del mondo, ma c'è anche chi pensa che ormai Vettel abbia imboccato il viale del tramonto e che neppure cambiare aria gli basterà per tornare agli antichi splendori.
F1 GP Emilia Romagna 2020, Imola: Charles Leclerc e Sebastian Vettel (Scuderia Ferrari)
LA BOCCIATURA DI DC David Coulthard, nelle sue vesti di opinionista del canale tv britannico Channel 4, ha recitato il de profundis per il pilota a cui cedette nel 2009 il sedile in Red Bull, dando il via al periodo migliore per la scuderia austriaca, culminato con le quattro doppiette iridate tra il 2010 e il 2013. Parlando delle attuali difficoltà con la Ferrari e del prossimo passaggio in Racing Point/Aston Martin, lo scozzese è stato netto: ''Seb è una forza esaurita. È stato un quattro volte campione del mondo, ma questo è il passato e ora si parla molto del presente e del futuro. Non c'è niente che Vettel possa fare per influenzare il design generale della vettura, non è un progettista, ma il pilota è ancora la voce della macchina. Però vuoi ascoltare la voce del più veloce, non del più lento. Seb è fuori dalla top10 ormai da diverse gare e sì... è finita. Speriamo che ritrovi la sua forma alla Racing Point, ma ne dubito''. L'ex pilota di Williams e McLaren ha poi spiegato così i suoi dubbi sul trasferimento del prossimo anno: ''Non si puà mai dire, ma non vedo come possa andare diversamente andando in un team di centroclassifica e come possa ciò riaccendere la passione''.
LA PROMOZIONE DI LECLERC Allo stesso tempo, Coulthard comprende in pieno la decisione della Ferrari di scommettere forte su Leclerc: ''Il suo temperamento e il modo in cui lavora all'interno della squadra sono i motivi per cui la Ferrari si è impegnata con lui con un contratto pluriennale. Hanno visto che non è solo veloce, ma che ha anche le capacità di leadership per costruire quella squadra andando avanti''.