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UOMO SQUADRA Lo si potrà anche legittimamente accusare di aver commesso alcuni errori di guida, in queste sei stagioni al volante della Rossa, ma mai di non essere stato un vero uomo squadra. E a poco valgono le argomentazioni di chi sostiene il contrario basate su qualche (comprensibile) risatina amara o uscita ironica con i giornalisti a margine di uno dei weekend più disastrosi della storia recente Ferrari. Sebastian Vettel, anzi, continua a comportarsi con indubbia signorilità verso una squadra con cui per tanto tempo ha condiviso passioni, desideri e obiettivi. Anche se il lungo commiato, annunciato per di più con largo anticipo rispetto all’inizio del mondiale, è persino più avido di soddisfazioni rispetto alle (non ottimistiche) attese.
GP Belgio 2020, Spa Francorchamps: Sebastian Vettel (Ferrari) e Daniel Ricciardo (Renault)
MONZA AMARA Il prossimo appuntamento sarà quello più iconico con l’Autodromo Nazionale di Monza, storica sede del Gran Premio d’Italia. Prima di due gare di fila nel Belpaese, con il Mugello a celebrare, sette giorni dopo, i 1000 Gp del Cavallino in F1. La tradizionale festa rossa non ci sarà, non solo perché il pubblico non sarà ammesso in tribuna a Monza (e solo con grandi limitazioni e prezzi shock per il GP Toscana), ma anche e soprattutto perché la SF1000 difficilmente sarà in lotta per le posizioni che contano. “Sarà strano – spiega Sebastian sulle colonne de La Gazzetta dello Sport – arrivare in Autodromo e non trovare il pubblico. Un grande dispiacere, ma forse per me sarà meglio… Sarebbe troppo difficile correre davanti ai Tifosi sapendo che è l’ultima volta”.
F1 GP Belgio 2020, Spa: Sebastian Vettel e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)
NESSUN RIMPIANTO Non manca una considerazione sul titolo mondiale, grande obiettivo sfumato: “Avrei voluto conquistare qualcosa in più, ma non è successo. Per varie ragioni non abbiamo mai avuto il pacchetto per lottare fino in fondo, ma non sono nostalgico e penso ai prossimi traguardi da raggiungere. Negli anni passati ho detto spesso la mia opinione, che non sempre è stata condivisa, perché penso che un pilota debba guidare ma anche spingere il team nella giusta direzione. Non ho rimpianti, abbiamo vissuto momenti belli e brutti… È stato un privilegio guidare per la Ferrari, tutte le storie finiscono. Il miglior ricordo? Di solito è quello che deve ancora venire, ma in questo caso è diverso. Perciò scelgo la prima vittoria in Malesia, ne sono poi arrivate altre però quella, con l’inno italiano che suonava e tutti i ragazzi sotto il podio, rimane unica per emozioni”.
OBIETTIVI Quando si parla di Vettel diventa difficile non parlare di futuro, con lo stesso Sebastian che pare strizzare l’occhio ad Aston Martin (così si chiamerà dal 2021 l’attuale Racing Point): “Potrei starmene sul divano, ma sono ancora attratto dalla F1. Non firmerò certo per una squadra che non possa lottare per grandi obiettivi. Nell’era ibrida hanno vinto gare solo Mercedes, Ferrari e Red Bull ma ci sono altre squadre che vogliono vincere e gli equilibri potrebbero cambiare con le nuove regole del 2022. Io voglio andare avanti, lo farò solo se posso conquistare qualcosa. Non mi interessa partecipare solo per diventare il pilota con più gran premi disputati”. Non può mancare anche un commento sul suo erede in rosso, l’uomo che dovrà portare la croce sulle spalle nella speranza di riportare il titolo a Maranello: “Leclerc è uno dei piloti più veloci e talentuosi al mondo e ha anche tanto tempo davanti visto che è molto giovane. Merita tutto quello che di buono scrivete su di lui. Il futuro ci dirà quello che riuscirà a conquistare”.