PROPOSTA ALTERNATIVA Il futuro di Sebastian Vettel al momento non è ancora stato definito. Il tedesco sembrava prossimo a firmare con la Racing Point/Aston Martin già entro la fine del mese di luglio, ma la scadenza del 31 è passata e ancora nulla si è mosso. Così, c'è chi cerca di approfittarne stuzzicando il quattro volte campione del mondo e invitandolo ad abbracciare nuove stimolanti sfide al di fuori della F1. È il caso della Scuderia Cameron Glickenhaus, che ha invitato l'attuale pilota della Ferrari a partecipare alla prossima 24 Ore di Le Mans.
SFIDA LOW COST In un'intervista al sito Dyler.com, Jim Glickenhaus ha lanciato la sua proposta, più virtuale che realmente concreta: ''Se mai Sebastian volesse venire a guidare per noi a Le Mans, abbiamo un posto per lui. Non posso però permettermi di pagarlo quanto la Ferrari! È un po' un tipo alla vecchia maniera e mi piace. In passato, c'erano persone come Mario Andretti, Graham Hill e più recentemente Fernando Alonso che correvano in F1, nella 500 Miglia di Indianapolis e con le sports car nello stesso anno. Quindi sì, se Sebastian volesse cimentarsi in questo e correre per me, sarei più che felice di averlo''.
Scuderia Cameron Glickenhaus SCG003
PROGETTO IN VIA DI SVILUPPO La Scuderia Cameron Glickenhaus ha partecipato negli scorsi anni alla 24 Ore del Nurburgring e alla tappa di Monza dell'International GT Open del 2016 con una SCG 003C di propria produzione, disegnata da Paolo Garella. Il team vorrebbe entrare nel WEC sfruttando il nuovo regolamento per le HyperCar che andranno a sostituire dalla prossima stagione gli attuali prototipi, utilizzando la nuova SCG 004. L'ingresso nel campionato endurance non è però ancora certo.
TRATTAMENTO FERRARI Glickenhaus conosce un po' l'ambiente della Ferrari in quanto buon amico dell'ex presidente Luca Cordero di Montezemolo e sulla situazione che sta vivendo Vettel in questa stagione ha dichiarato: ''La Ferrari sembra portare avanti quella tradizione di trattare male i piloti e non penso che sia una cosa molto piacevole. Non so nulla dei meccanismi interni, ma da fuori è chiaro che hanno una lunga storia di piloti trattati male, qualche che risale a quanto Enzo - il Drake - era ancora vivo''.