DICHIARAZIONI CONTROVERSE La vigilia del GP Gran Bretagna è stata macchiata dallo scandalo provocato da alcune vecchie dichiarazioni di Nelson Piquet nei confronti di Lewis Hamilton. Bollando il britannico come ''neguinho'', l'ex pilota di F1 ha suscitato sdegno ed è stato accusato di razzismo, finendo per venire bandito dal paddock del Circus a tempo indeterminato. Non solo: il BRDC, il British Race Drivers' Club, ha sospeso il suo status di membro onorario. Piquet e la sua famiglia hanno respinto le accuse spiegando che il termine in questione è stato mal interpretato, avendo un'accezione non così negativo nel linguaggio comune.
F1 2022: Max Verstappen con la fidanzata Kelly Piquet
LA DIFESA DI MAX Nella conferenza stampa pre gran premio, tornata nella vecchia collocazione del giovedì pomeriggio, Max Verstappen non ha potuto sottrarsi all'argomento. Oltre che coinvolgere il suo avversario della passata stagione, la questione lo riguarda da vicino in quanto Nelson Piquet è l'illustre padre della sua fidanzata Kelly: ''Ho passato un po' di tempo con Nelson, credo più della persona media in generale. Sicuramente non è un razzista. In realtà è una persona davvero simpatica e rilassata e sono abbastanza sicuro che, nella dichiarazione che ha rilasciato, penso che si possa interpretare la parola in due modi. Ma penso che sia comunque meglio non usarla''.
LEZIONE PER IL FUTURO Il pilota della Red Bull si è soffermato sull'utilizzo controverso del termine che ha generato lo scandalo, aggiungendo: ''Penso che la formulazione usata, anche se ovviamente riguarda diversi tipi di culture e cose che dicevano quando erano piccoli, non fosse corretta. Lasciamo che sia una lezione per il futuro non usare quella parola, perché è molto offensiva e, soprattutto al giorno d'oggi, ottiene più impatto.Non lo chiamerò per dirgli 'Ehi amico, non è corretto', penso che lo sappia lui stesso. Lo ha già detto, credo si sia reso conto di aver usato la parola sbagliata, quindi chi sono io per chiamarlo? Comunque non credo che cambierebbe nulla. Come ha detto, può essere interpretato in due modi, e ovviamente le persone prendono il lato negativo e tutto diventa davvero sproporzionato, perché conosco Nelson personalmente e so com'è. Ovviamente la gente lo etichetta come un razzista ora, cosa che non credo sia, ma sono pienamente d'accordo sul fatto che non puoi usare quelle parole''.
NO AL BAN Infine, Verstappen ha spiegato di non condividere la decisione di bandire Piquet dal paddock della F1: ''Quando escludi le persone, in realtà non stai nemmeno aiutando la situazione, non stai parlando. Devi comunicare. La comunicazione è davvero importante, stai cercando di educare le persone. Quindi è meglio fare due chiacchiere. Queste cose possono essere risolte molto facilmente. Quando litighi con qualcuno e insulti qualcuno poi fai una bella chiacchierata e ti scusi e questo è esattamente lo stesso. Non è carino, quello che hai sconvolto, ma le cose possono essere facilmente dimenticate. Finché impari dall'errore che hai fatto o dalla dicitura che hai usato, non penso che dovresti essere bandito dal paddock, soprattutto un tre volte campione del mondo''.