Il motorista giapponese esalta le qualità di Verstappen, il pilota che nel 2019 ha riportato Honda al successo in F1
SOGNANDO I '90 Dopo aver dominato all'inizio degli anni '90 motorizzando la McLaren, la Honda spera di tornare a vivere i fasti di quell'epoca già nel 2020. Il primo anno della partnership con la Red Bull ha regalato tre vittorie e due pole position per mano di Max Verstappen. E proprio l'olandese è il talento che per i giapponesi può ripercorrere i passi del pilota simbolo dei campionati con il team di Woking, ossia il leggendario Ayrton Senna, campione del mondo nel 1988, nel 1990 e nel 1991.
F1 GP Ungheria 1988, Hungaroring: Alain Prost e Ayrton Senna (McLaren-Honda)
UN GIOVANE SENNA Ne è convinto Masashi Yamamoto, responsabile motorsport di Honda, che in un'intervista a Motorsport.com ha dichiarato: ''Come Honda, lo vediamo come un fattore molto importante nel nostro progetto. È giovane, ma la sua guida è davvero impressionante. Sembra di vedere un giovane Senna e il suo rapporto con la Honda. Max forse porta rispetto alla Honda. Sente che è una famiglia e quindi quando ha mostrato il nostro nome sul podio in Austria ha dimostrato che anche lui era molto felice. Questo ci ha regalato un'emozione e vogliamo dargli un buon motore. Naturalmente, tutti e quattro i piloti (di Red Bull e Toro Rosso, ndr), sono molto importanti per noi''.
L'OPERA DI CONVINCIMENTO Yamamoto ha spiegato come la Honda abbia mostrato concretamente a Verstappen tutto l'impegno messo nel progetto F1: ''La passione che abbiamo mostrato per la vittoria ha rafforzato la nostra relazione con lui. È stato al centro di ricerca e sviluppo della F1 e al nostro sito di produzione di massa. Moltissime persone l'hanno visto. Ha attraverso due ali di folla che gli davano il cinque, lunghe circa un chilometro! Questo genere di cose forse gli ha dato un'impressione migliore della Honda e lo ha spinto a impegnarsi di più nei nostri confronti''.