DELUSIONE E RABBIA L'incidente che lo ha messo fuori dai giochi a metà del primo giro del GP Gran Bretagna è stato un duro colpo da incassare per Max Verstappen, non solo dal punto di vista fisico. I 25 punti guadagnati in extremis dal rivale Lewis Hamilton con il sorpasso su Charles Leclerc hanno quasi azzerato il vantaggio in classifica generale che l'olandese si era fin qui costruito, ora sceso a 8 punti. Al pilota della Red Bull non è andata giù non solo la manovra del pilota della Mercedes, ma anche i festeggiamenti davanti ai connazionali dopo la bandiera a scacchi, avvenuti mentre lui era alle prese con i controlli medici di rito dopo un impatto come il suo, con una forza laterale registrata al momento dell'impatto con la barriera pari a 51G.
FESTEGGIAMENTI NON GRADITI Verstappen ha affidato ai suoi profili social le sue dure considerazioni, accompagnate dall'immagine di lui che esce dai rottami della RB16B aiutato dai commissari di pista: ''Prima di tutto: sono felice di stare bene. È stato un bel impatto a 51G, ma mi sento meglio. Ovviamente sono molto deluso di essere uscito in questo modo. La penalità inflitta non ci aiuta in alcun modo e non rende giustizia alla manovra pericolosa di Lewis in pista. Guardando quei festeggiamenti dopo la gara, mentre si è ancora in ospedale, è un comportamento irrispettoso e antisportivo, ma andiamo avanti''.
Glad I’m ok. Very disappointed with being taken out like this. The penalty given does not help us and doesn’t do justice to the dangerous move Lewis made on track. Watching the celebrations while still in hospital is disrespectful and unsportsmanlike behavior but we move on pic.twitter.com/iCrgyYWYkm
— Max Verstappen (@Max33Verstappen) July 18, 2021
LA REPLICA DI LEWIS Che quella sorta di pace tra duellanti che tutto sommato era durata finora si sia rotta con l'incidente di oggi lo testimoniano anche le parole di Hamilton riguardo le rimostranze dell'avversario: ''Max deve sapere che se tutti alzano il piede quando sono in lotta con lui, io non sono fatto così. Sono qui per lottare e non mi arrendo tanto facilmente''.