Verstappen non nasconde di volersi prendere del tempo prima di rinnovare con Red Bull il contratto che scadrà il prossimo anno
CONTRATTO IN SCADENZA La stagione di Max Verstappen ha preso il largo soprattutto dopo la pausa estiva, ma il talento olandese non ha comunque fretta di rinnovare il proprio contratto con Red Bull. Dopo le critiche relative ai mancati progressi della RB15, la monoposto di Milton Keynes è effettivamente cresciuta consentendogli di sfatare il tabù pole position e di portare a casa ben tre vittorie, un record per la carriera del ventiduenne. L'olandese è però affamato di successi e non esclude possibili ribaltoni al termine della prossima stagione, specialmente nel caso in cui non fosse possibile portare a casa il titolo. Il figlio di Jos ha ribadito che il rinnovo non sarà automatico e che prima di decidere vorrà prendersi del tempo per valutare la situazione globale alla vigilia del grande cambio regolamentare atteso per il 2021.
PUNTI INTERROGATIVI Parlando del suo contratto in scadenza, Verstappen ha dichiarato ad Auto Motor und Sport: “Non sono troppo preoccupato. Prima di tutto, voglio dare un'occhiata da vicino a tutto ciò che è stato promesso e ciò che davvero conta. Vogliamo vincere le gare e il campionato il prossimo anno, per questo sono qui. Red Bull ed io stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo. Ma ci sono così tanti punti interrogativi dopo il 2020. Mi sto prendendo il mio tempo, non ho fretta”.
La Mercedes F1 di Lewis Hamilton nel sorpasso decisivo su Verstappen (Red Bull) al GP d'Ungheria 2019
RED BULL DI RINCORSA Verstappen ha poi analizzato il rendimento della Red Bull negli ultimi anni, nei quali la scuderia di Dietrich Mateschitz ha recitato sempre il ruolo di terzo incomodo alle spalle di Ferrari e Mercedes: “Negli anni successivi alle vittorie del team, il deficit del motore non ci ha aiutato – ha dichiarato ricordando il passaggio alle power-unit nel 2014 – Penso che la filosofia sia sempre stata quella di avere una base solida e poi recuperare il ritardo e questo ha funzionato dal 2010 al 2013. Ma da allora le altre squadre sono migliorate”.