SDEGNO INTERNAZIONALE Non accennano a placarsi le polemiche che hanno investito Max Verstappen dopo gli insulti rivolti a Lance Stroll nel corso della seconda sessione di prove libere del GP Portogallo. I due piloti si erano scontrati in curva 1 e l'olandese era sbottato via radio nei confronti dell'olandese, arrivando a definirlo ''ritardato'' e ''mongolo''. Il tutto è stato trasmesso in mondovisione e ha provocato lo sdegno inizialmente degli appassionati di F1 e poi anche delle associazioni in difesa dei diritti delle persone addette da sindrome di Down. Inizialmente il pilota della Red Bull non aveva voluto scusarsi per il suo sfogo, ma a Imola ha provato a fare retromarcia: ''So che le parole che ho usato non erano giuste. Non ho mai avuto intenzione di offendere nessuno''. Troppo poco e troppo tardi però: nei suoi confronti si è mosso addirittura l'ambasciatore della Mongolia presso le Nazioni Unite.
LA LETTERA DELL'AMBASCIATORE Lundeg Purevsuren, questo il nome del rappresentante permanente della Mongolia presso l'ONU, ha inviato un'email a Dietrich Mateschitz, proprietario della Red Bull, e a Tobias Moers, CEO della Aston Martin che fa da title sponsor della scuderia austriaca: ''Mi rammarico per l'uso di un linguaggio razzista e non etico in pubblico da parte del pilota della Red Bull Max Verstappen nel corso delle prove del GP Portogallo del Campionato del Mondo di F1, lo scorso 23 ottobre 2020. Lo sport è considerato un simbolo di unità in tutto il mondo e credo che non dovrebbe esserci alcuna forma di discriminazione razziale nello sport. Sostengo l'iniziativa 'We Race as One' della F1 contro il razzismo ma, a causa dell'incidente di cui sopra, dubito che questa iniziativa soddisfi la realtà''.
F1 GP Portogallo 2020, Portimao: Lance Stroll (Racing Point) in ghiaia dopo il contatto con Verstappen
RICHIESTA DI UNA SANZIONE L'iniziativa di Purevsuren non si ferma qui. L'ambasciatore chiama in causa anche la FIA e si augura che possa arrivare una punizione esemplare per Verstappen: ''Sono fiducioso che, al fine di prevenire il ripetersi di tale comportamento non etico nello sport, la FIA intraprenderà delle azioni contro il pilota della Red Bull Max Verstappen per il suo comportamento inaccettabile nell'usare ripetutamente un linguaggio razzista e dispregiativo contro qualsiasi gruppo etnico''.
LA RED BULL PROVA A MEDIARE Inizialmente, la scuderia di Mateschitz aveva cercato di giustificare l'uscita fuori luogo del suo pilota, ma successivamente il team principal Chris Horner ha spiegato che la squadra non ha condonato l'uso di questi insulti da parte di Verstappen. I rumors nel paddock di Imola riportano di un confronto interno tra team e pilota riguardo a questi fatti.