PRETATTICA MERCEDES La scorsa settimana, hanno destato molto scalpore le dichiarazioni di Paddy Lowe rilasciata nel corso del podcast ufficiale della F1, Beyond the Grid. L'ex direttore tecnico della Mercedes ha confidato che nel 2014, prima stagione in cui sono state introdotte le attuali power unit ibride, la scuderia della casa di Stoccarda non ha quasi mai utilizzato il motore a piena potenza, nascondendo così il vero potenziale della W05 per evitare che un eccessiva superiorità potesse portare a un cambio delle normative tecniche.
LA REPLICA DI WOLFF Nonostante questa presunta attenzione a non esporsi troppo, il dominio della Mercedes in quella stagione fu evidente, basti pensare che la coppia composta da Lewis Hamilton e Nico Rosberg si fece sfuggire una sola pole position, quella del GP Austria conquistata da Felipe Massa con la Williams, vettura che peraltro disponeva dello stesso motore. Nel weekend di Portimao, è arrivata la replica di Toto Wolff sull'argomento: ''Penso che Paddy fosse in un posto diverso da me. Non esiste una situazione del genere, in cui si torna indietro con i motori solo per modificare i regolamenti nella tua direzione''. Insomma, il boss della scuderia Mercedes nega che ai tempi si viaggiasse con quella sorta di ''modalità al minimo'' citata da Lowe per evitare di creare eccessivi malumori.
F1, GP Belgio 2014: Lewis Hamilton e Nico Rosberg (Mercedes) in battaglia
VERITA' ALLA LUCE DEL SOLE Wolff non ha nascosto la netta superiorità della Mercedes in quella stagione: ''Eravamo molto competitivi e penso che tutti lo potessero vedere. Era l'inizio di un contesto normativo che comunque non sarebbe stato modificato. Quindi sì, forse Paddy ha avuto quell'impressione''. Da allora, le Frecce d'Argento hanno sempre vinto entrambi i titoli mondiali in tutte le stagioni, venendo solo in parte impensierite dalla Ferrari nel biennio 2017-2018. Paradossalmente, solo nell'attuale campionato, l'ultimo prima dell'importante cambio regolamentare atteso nel 2022, la Mercedes sta trovando un rivale davvero duro nella Red Bull, grazie ad alcune modifiche introdotte dalla FIA per diminuire il carico aerodinamico delle monoposto che hanno maggiormente penalizzato il team dominatore di questa epoca.