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Il fine settimana della Formula 1 a Losail si chiude con la vittoria di Lewis Hamilton, che accorcia le distanze da Max Verstappen arrivando a -8 dalla vetta della classifica Piloti, con sole due gare ancora da disputare. Il weekend sull’inedita pista alle porte di Doha ci regala, di fatto, solo un episodio da moviola, che però ha causato non pochi grattacapi al collegio dei commissari, capitanato per l’occasione dall’italiano Emanuele Pirro. Ecco la nostra analisi Var sul GP Qatar 2021:
- Post-Brasile, il diritto di revisione Mercedes
- Q3, Verstappen, Sainz e Bottas non rispettano le bandiere gialle
- Pre-gara, Horner insulta un commissario
Post-Brasile, il diritto di revisione Mercedes per la difesa di Verstappen: ricorso rigettato
La prima questione del fine settimana di Losail è, in realtà, relativa al weekend precedente. Uno dei grandi temi del GP Brasile F1 era stato infatti la difesa fin troppo aggressiva di Max Verstappen nel tentativo (poi fallito) di respingere gli assalti di Lewis Hamilton. Una difesa che,come avevamo detto la scorsa settimana, meritava una sanzione. Giusto, però, non riaprire il caso nonostante le “nuove prove” – gli onboard, che i giudici di gara non avevano visionato a Interlagos –portate dalla Mercedesper sostenere la tesi della manovra non corretta del rivale. La sanzione andava data in Brasile e riscrivere un risultato già acquisito, a sette giorni di distanza, sarebbe stata una toppa peggiore del buco. Nello specifico, in un comunicato lunghissimo e circostanziato, le nuove prove saranno considerate “rilevanti ma non significative per mutare il giudizio” dato a caldo dagli steward.Qui tutti i dettagli sul caso.
Q3, Verstappen, Sainz e Bottas non rispettano le bandiere gialle: 5 posizioni per Max, 3 per Bottas, assoluzione per Carlos
L’unico vero episodio del fine settimana è quello innescato da Pierre Gasly sul finale della Q3: il francese finisce largo sui dissuasori, rompe l’ala anteriore, fora una gomma ed è costretto a parcheggiare la sua AlphaTauri sul rettilineo del traguardo (video sotto). Una situazione che obbliga la Direzione gara a esporre le bandiere gialle, pur con un po’ di confusione: il segnale di pericolo viene esposto e poi quasi subito rimosso (la Direzione gara indicava “pista libera” anche se non è chiaro il motivo visti i tanti pezzi di carbonio sull’asfalto e una macchina danneggiata quasi ferma). Nel frattempo, però, un commissario, sul rettilineo, sventola dapprima una bandiera gialla e poi una doppia bandiera gialla, a indicare un rischio ancora maggiore visto che nel frattempo Gasly si era completamente fermato. Questa è la ragione per cui le squadre non hanno avvisato i piloti via radio e anche la ragione per cui gli stessi piloti non hanno ricevuto alcun avviso luminoso sul volante, come solitamente accade in questi casi. Da regolamento, però, la segnalazione fisica dei marshal prevale su qualsiasi segnalazione elettronica su pannelli e monitor. Dunque, la bandiera gialla imponeva ai piloti che transitavano su quel tratto di alzare il piede e, nel caso di Verstappen, di abortire il giro visto il regime di doppia bandiera gialla. Sia Bottas che Verstappen, pur non migliorandosi nei microsettori indicati, di fatto non rallenteranno e saranno giustamente penalizzati con, rispettivamente, 3 e 5 posizioni di penalità in griglia, con Max sanzionato più gravemente a causa della doppia bandiera gialla. Diversa è invece la situazione di Sainz, che invece dimostrerà di aver alzato il piede rispettando l’indicazione dei commissari. Per Valtteri ci sarà anche un punto sulla Superlicenza Fia, raddoppiato per l’olandese di casa Red Bull sempre a causa del peso specifico più elevato della stessa infrazione. Resta da discutere, di nuovo, della lentezza della decisione: era davvero così necessario aspettare quasi un giorno intero per comunicare l’esito dell’investigazione?
Pre-gara, Horner “insulta” un commissario: avvertimento ufficiale
Ultima questione da analizzare è, infine, quella relativa alle parole di Christian Horner dopo la sanzione di Max Verstappen. Il team principal della Red Bull Racing si lascerà scappare un insulto nei confronti del marshal che ha esposto la doppia bandiera gialla incriminata, appellato in diretta tv come “canaglia”. Per questa ragione Horner sarà ufficialmente richiamato dalla Federazione per aver infranto gli articoli del codice sportivo internazionale che vietano dichiarazioni che causino danni morali alla Fia e qualsiasi cattiva condotta nei confronti della Federazione e dei suoi funzionari. Non arriverà invece una multa visto che il manager inglese si è scusato e che le sue parole offensive erano state pronunciate al culmine di un “momento di tensione e frustrazione”.Qui il botta e risposta con il Direttore di gara, Michael Masi.
F1, GP Qatar 2021: Chris Horner