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Il finale di stagione si conferma particolarmente teso e, dopo i fine settimana in Brasile e Qatar, dominati dalle polemiche – più per la lentezza nel decidere che non per le decisioni in sé – nel weekend di Jeddah si arriva all’apoteosi dei veleni. Nella nostra consueta analisi Var del lunedì, analizziamo nel dettaglio tutti gli episodi da moviola che hanno visto protagonisti il Direttore di gara Michael Masi e il collegio dei commissari Fia capitanati dall’italiano Vitantonio Liuzzi (già presente a Interlagos):
- PL3, Hamilton non rispetta le doppie bandiere gialle
- PL3, Hamilton ostacola Mazepin
- Q1, Gasly ostacola Sainz
- Q2, Bottas a contatto con Raikkonen
- Gara, Verstappen taglia in curva 1 alla ripartenza
- Gara, Leclerc a contatto con Perez
- Gara, Tsunoda a contatto con Vettel
- Gara, Verstappen taglia in curva 1 per difendersi da Hamilton
- Gara, Hamilton tampona Verstappen
PL3, Hamilton non rispetta le doppie bandiera gialla: nessuna azione
Hamilton è il grandissimo protagonista del weekend, insieme al rivale Verstappen. Per il primo episodio andiamo alle prove libere 3 di sabato, quando nell’arco di pochi minuti Lewis finisce al centro di una doppia investigazione. La prima è relativa al mancato rispetto delle doppie bandiere gialle ma, alla fine, il pilota Mercedes è giustamente scagionato: nel corso di un giro lanciato, l’inglese si approccia alla monoposto di Tsunoda, che procede lentamente e si sposta fuori pista per farlo passare. Una manovra, questa, che ha fatto accidentalmente scattare il sistema elettronico che dispone le doppie bandiere gialle: considerando che non c’era alcun pericolo reale e che comunque Hamilton aveva già superato il pannello indicante la doppia bandiera gialla, peraltro non sventolata dai commissari di percorso né segnalata sul volante del pilota, è corretta la scelta di non sanzionare.
F1 GP Arabia Saudita 2021, Jeddah: Tsunoda va fuori pista per far passare Hamilton (sulla destra)
PL3, Hamilton ostacola Mazepin: reprimenda
Il secondo episodio in PL3 si riferisce all’impeding di Hamilton nei confronti di Mazepin, costretto a sterzare fuori pista per evitare un rovinoso contatto con il campione della Mercedes. L’incidente sarà per fortuna evitato, con il russo particolarmente reattivo e l’inglese molto arrabbiato con il muretto per non essere stato avvisato dell’arrivo del collega di casa Haas. Giusto, comunque, visto che si trattava solo di prove libere e non di una sessione ufficiale (in quel caso avremmo avuto di certo una penalità in griglia) evitare il pugno duro: Hamilton sarà sanzionato con una reprimenda ufficiale – la seconda della stagione, in caso di ulteriore rimprovero arriveranno 10 posizioni di penalità – mentre il team Mercedes multato di 25.000 euro per non aver avvisato tempestivamente il pilota.
#Hamilton è sotto investigazione dai commissari alla vigilia delle qualifiche #F1#SaudiArabianGP: per aver ostacolato Mazepin in pista e soprattutto per non aver rispettato le doppie bandiere gialle. Penalità in arrivo per il sette volte campione? pic.twitter.com/ptQZ0SdeG4
— motorbox.com (@motorboxcom) December 4, 2021
Q1, Gasly ostacola Sainz: avvertimento
Prima del caos della gara, l’unico episodio da analizzare in qualifica è quello relativo all’impedimento di Pierre Gasly ai danni del ferrarista Carlos Sainz. Il pilota della rossa, in curva 3, si vede quasi tagliare la strada dal collega dell’AlphaTauri, alla fine richiamato ufficialmente dalla Direzione gara. Non ci sarà, invece, una penalità vera e propria visto che entrambi si trovavano in un giro di raffreddamento.
F1 GP Arabia Saudita 2021, Jeddah: Pierre Gasly (AlphaTauri) ostacola Carlos Sainz (Ferrari)
Q2, Bottas a contatto con Raikkonen: nessuna investigazione
Ha fatto discutere il contatto ruota a ruota, avvenuto nel corso della Q2, tra Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen. Il campione del mondo 2007, sorpassa il connazionale in uscita da curva 17, proprio mentre il pilota Mercedes sta accelerando. Inevitabile la toccata, ma giusto anche non sanzionare (in realtà non c’è stata neppure un’investigazione ufficiale): entrambi si trovavano nel giro di lancio e l’incidente, senza conseguenze per entrambi, risulta essere effetto di una normale incomprensione tra i due.
Gara, Verstappen taglia curva 1 alla ripartenza: richiesta di cedere la posizione
Dopo la prima bandiera rossa, Max Verstappen si trova in pole position per effetto della scelta strategica di non fermarsi ai box in regime di Safety Car. L’olandese parte un po’ a rilento con gomme Hard nuove ed è bruciato sullo spunto da Hamilton, scattato dalla seconda casella. In curva 1,un po’ come a Monza, pur essendo alle spalle di Lewis, Max ritarda la frenata e si affianca al rivale, tagliando poi fuori pista per provare a mantenere la posizione. Una mossa ovviamente non lecita che causerà anche il sorpasso di Ocon ai danni di Hamilton. E che sarà giustamente – anche se ci sarebbe da ridire sulle modalità con cui l’ordine è stato ristabilito – punita con l’arretramento dell’olandese nella griglia della terza ripartenza.
F1 GP Arabia Saudita 2021, Jeddah: Lewis Hamilton (Mercedes) e Max Verstappen (Red Bull) al via
Gara, Leclerc a contatto con Perez: nessuna azione
Al secondo spegnimento dei semafori, la bandiera rossa numero 2 è causata dal contatto tra Leclerc e Perez, che manda in testacoda il pilota messicano e poi innesca la carambola che vede coinvolti anche Russell e Mazepin. Giusta, però, la scelta di non sanzionare nessuno dei due per quanto accaduto in ripartenza: Checo scavalca Charles, che però non ha spazio ed è chiuso tra la Red Bull e il muretto. Inevitabile, a quel punto, l’incidente, causato più dalla conformazione della pista che non da errori dei piloti.
F1 GP Arabia Saudita 2021, Jeddah: Charles Leclerc (Ferrari) stretto a muro da Sergio Perez (Red Bull)
Gara, Tsunoda tampona Vettel: 5 secondi di penalità
Dopo la terza (e ultima) ripartenza, Yuki Tsunoda finisce a contatto con Sebastian Vettel dopo aver tentato l’attacco all’esterno di curva 1. Sacrosanta la penalità per il pilota giapponese, che spedisce il tedesco contro le barriere e rompe l’ala anteriore causando il regime di Virtual Safety Car. Il giovane di casa AlphaTauri sarà anche sanzionato con 2 punti sulla Superlicenza.
VIRTUAL SAFETY CAR (LAP 23/50)
— Formula 1 (@F1) December 5, 2021
Tsunoda brings out the VSC after colliding with Vettel
He pits for repairs a the end of the lap#SaudiArabianGP 🇸🇦 #F1pic.twitter.com/9wrUAquHLN
Gara, Verstappen taglia curva 1 per difendersi da Hamilton: 5 secondi di penalità
Nel corso del giro 37 dei 50 previsti, Hamilton si trova molto vicino a Verstappen e, con il Drs, affonda il primo attacco sul rettilineo di partenza. Max ancora una volta tenta la staccata della vita per resistere all’offensiva del rivale e, dopo una scodata del posteriore, finisce lungo a tagliare la chicane di curva 1, mentre Lewis è costretto ad allargare la traiettoria per evitare l’incidente. Una manovra ovviamente non consentita che ricordaquella (non punita) nel GP Brasile, stante il fatto che Verstappen ha guadagnato terreno e mantenuto la posizione, passando dalle vie di fuga in asfalto. Dopo qualche minuto, in cui era stato chiesto all’olandese di cedere la posizione – il primo tentativo, effettuato nello stesso giro 37, come vedremo non andrà a buon fine – e la successiva scelta del pilota Red Bull di tornare a spingere per prendere un vantaggio su Hamilton, salvo poi lasciar passare Lewis al giro 42 e poi riprendersi la vetta pochi metri dopo, arriverà dunque la sanzione: 5 secondi di penalità da aggiungere al tempo finale di gara e un punto sulla Superlicenza Fia. Inutile, invece, l’effettiva restituzione della posizione, avvenuta nel giro 43, quando la penalità era stata già stabilita.
Gara, Hamilton tampona Verstappen: 10 secondi di penalità per Max
Arriviamo infine all’ultimo e più controverso episodio del weekend, quello del tamponamento di Hamilton ai danni di Verstappen nel momento in cui, prima della curva che immette sul rettilineo del traguardo, Max rallenta per lasciarlo passare. Se, all’inizio, sembrava poterci essere una responsabilità di Lewis, disattento in occasione del contatto, in realtà i giudici ribalteranno la sentenza optando per la colpevolezza di Max. L’olandese, oltre a rallentare sensibilmente pur senza spostarsi dalla traiettoria, ha anche agito sul pedale del freno proprio con la Mercedes sugli scarichi, causando così l’incidente che ha danneggiato l’ala anteriore della monoposto di Hamilton. Proprio i dati telemetrici analizzati dai commissari saranno determinanti per la decisione di punire il leader del mondiale con 10 secondi di penalità (non influenti sul risultato finale, che vedrà comunque Max al secondo posto) e 2 punti sulla Superlicenza Fia.