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F1 2020

Var GP Toscana 2020: 12 piloti "rimproverati" per il caos in rettilineo


Avatar di Salvo Sardina, il 14/09/20

4 anni fa - L'analisi alla moviola delle scelte degli steward al Mugello

Var F1 GP Toscana 2020: 12 warning per il caos al via
L'analisi alla moviola delle scelte dei commissari al Mugello: occhi puntati sul patatrac alla ripartenza. Giusta la scelta di lasciar correre senza penalità?
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LA MOVIOLA DEL GP TOSCANA Sette giorni dopo la rocambolesca conclusione delGran Premio d’Italia a Monza, il Belpaese è protagonista di un’altra gara ricca di spettacolo e sorprese. Anche al Mugello va infatti in scena una corsa piena di eventi, alcuni non certo facili da giudicare per la Direzione gara, guidata per l’occasione dall’ex ferrarista Mika Salo. Analizziamo insieme tutti gli episodi da moviola del Gp di Toscana Ferrari 1000 con la nostra consueta analisi Var del lunedì.

PL2, CONTATTO PEREZ-RAIKKONEN: 1 POSIZIONE DI PENALITÀ IN GRIGLIA

Siamo nella seconda parte delle prove libere 2 di venerdì quando Sergio Perez esce dai box proprio mentre, sul rettilineo principale, transita Kimi Raikkonen. Al messicano vengono esposte, come normale in occasioni come questa, le bandiere blu che indicano di lasciar strada al collega, ma Checo – forse distratto, forse convinto che Kimi abbia deciso di alzare il piede – approfitta della traiettoria interna per impostare la curva. Raikkonen ha però allo stesso tempo già chiuso la traiettoria e il contatto è a quel punto inevitabile. Diciamo subito che, se ci fossimo trovati in gara, Perez non avrebbe dovuto lasciare strada a chi sopraggiungeva e quindi avrebbe potuto legittimamente tirare la staccata in curva-1. Nelle prove libere, però, era corretto cedere la posizione a Raikkonen, e questo è il motivo per cui la Direzione gara, pur comprendendo la “tenuità” del fatto, ha comunque deciso di sanzionare Perez: il pilota Racing Point sarà quindi arretrato di una casella in griglia di partenza, subendo anche la decurtazione di un punto sulla Superlicenza Fia.

GARA, CARAMBOLA IN CURVA-2: INCIDENTE DI GARA

Passiamo subito al primo dei due episodi eclatanti della domenica: la carambola al via che ha di fatto messo fuori gioco Max Verstappen e Pierre Gasly, danneggiando anche le monoposto di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean. Dopo una partenza tutto sommato regolare e una San Donato liscia come l’olio, Gasly si ritrova a sandwich tra Raikkonen e Grosjean: la carreggiata del Mugello è meno ampia che in altre piste e il contatto è inevitabile. L’AlphaTauri del vincitore di Monza decolla letteralmente mentre l’Alfa Romeo del campione del mondo 2007 scivola a ruote bloccate verso la Red Bull di Verstappen. Giusto lasciar correre senza sanzioni: nessuno è responsabile per quanto accaduto in quello che è uno dei più classici incidenti di gara al via.

GARA, RIPARTENZA CAOS DOPO LA SAFETY CAR: WARNING A 12 PILOTI

Il momento più contestato e sicuramente più pericoloso della giornata è stato quello della ripartenza al giro 7, proprio dopo la Safety Car innescata dalla carambola in curva-2. Valtteri Bottas, legittimamente, tiene un ritmo lento per impedire a Hamilton (e ad altri avversari) di prendergli la scia, accelerando soltanto in prossimità della linea del traguardo. Alle sue spalle, però, sono ben 12 i piloti rimproverati ufficialmente dalla Direzione gara per aver fatto un uso non consono dell’acceleratore e del freno: in ripartenza, infatti, bisogna essere costanti sul pedale dell’acceleratore ed è vietato procedere “a strappi”, proprio per non ingannare i colleghi che seguono. Appurato che Bottas non ha commesso illeciti, i commissari hanno deciso di rimproverare ben 12 piloti, tutti considerati in parte colpevoli del patatrac che ha poi effettivamente messo ko Nicholas Latifi, Kevin Magnussen, Antonio Giovinazzi e Carlos Sainz. I piloti che hanno ricevuto un warning ufficiale sono Daniil Kvyat, Alexander Albon, Lance Stroll, Daniel Ricciardo, Sergio Perez, Lando Norris, Esteban Ocon e George Russell, oltre ai già citati, Magnussen, Latifi, Giovinazzi e Sainz. Scelta giusta visto che il collegio giudicante ha a disposizione le telemetrie di tutte le monoposto e può dunque valutare chi è tornato sui freni dopo aver accelerato, anche se dalle immagini sembrava evidente una corresponsabilità di Latifi e (in subordine) di Giovinazzi, partiti qualche istante prima rispetto al resto del gruppo. Anche Magnussen, tuttavia, aveva accelerato in anticipo, frenando improvvisamente dopo essersi ritrovato dietro alcune monoposto ancora lente. Impossibile quindi trovare un responsabile certo e quindi riteniamo corretta la scelta di richiamare un po’ tutti i protagonisti a una maggiore attenzione.

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GARA, RAIKKONEN TAGLIA LA LINEA DI INGRESSO IN PIT-LANE: 5 SECONDI DI PENALITÀ

Ultimo episodio di giornata è quello che vede protagonista Kimi Raikkonen, in occasione dell’ingresso della Safety Car per l’incidente di Stroll, poco prima dell’esposizione della seconda bandiera rossa. Il finnico si fionda in corsia dei box dopo aver visto il pannello che comunicava il regime di Safety Car, ma commette un’infrazione perché taglia la linea bianca d’ingresso. Ricordiamo che in altri casi – ha fatto scuola quello che ha visto protagonista Hamilton nel GP Germania 2018– non era stata data la penalità in un caso analogo, ma la regola viene chiarita dalla Direzione gara di weekend in weekend a seconda della conformazione dell’ingresso corsia. Raikkonen sarà in questo caso sanzionato con cinque secondi di penalità e un punto sulla Superlicenza Fia.


Pubblicato da Salvo Sardina, 14/09/2020
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