Con la vittoria a Sochi, Bottas ha sorpreso tutti coloro che lo vedevano in Mercedes come una semplice seconda guida. A partire da Hamilton?
SECONDA GUIDA Valtteri Bottas non è spuntato fuori dal nulla: è un finlandese, e al pari dei suoi connazionali, tra i quali il due volte Campione del Mondo 1998 e 1999 Mika Hakkinen e quel Kimi Raikkonen iridato nel 2007 all'esordio in Ferrari, alle parole preferisce i fatti. Entra in Formula 1 come seconda guida della Williams nel 2013 al fianco di Pastor Maldonado per poi proseguire in questo ruolo nelle stagioni successive assieme al brasiliano Felipe Massa. I suoi piazzamenti, però, convincono la Mercedes ad affidargli il sedile della W08 lasciato libero dal ritirato Nico Rosberg per la stagione 2017. Che non è certo il sedile di un eterno secondo.
UNPRETENDENTE AL TITOLO? Il 28enne di Nastola ha impiegato meno di cento giorni per adattarsi al clima del reparto corse di Brackley, prendendo le misure necessarie al fine di preparare il terreno fertile alla sua prima vittoria in carriera. Quella ottenuta domenica scorsa sull'Autodromo di Sochi, quarto round stagionale, che invece ha visto capitolare il suo compagno di squadra. Un Lewis Hamilton che, probabilmente, non si aspettava una sua crescita così repentina del finlandese, spiazzato nel dover, oltretutto, affrontare troppi problemi di set-up su una Freccia d'Argento nervosa e difficile da portare al limite. Fatto sta che ora Bottas si ritrova a soli 10 punti dal tre volte Campione del Mondo britannico e a 23 lunghezze dalla vetta della classifica, occupata dalla Ferrari di Sebastian Vettel. Che stia facendo anche lui un pensierino al titolo mondiale? In quel caso, Hamilton dovrebbe guardarsi prima di tutto in casa.
IL COMMENTO DI NIKI LAUDA Il trionfo di Bottas nella terra degli Zar potrebbe turbare gli equilibri del box Mercedes (leggasi ordini di scuderia)? Per ora non sembra. Niki Lauda è semplicemente entusiasta di aver rivisto la W08 EQ Power+ di nuovo sul gradino più alto del podio: “Valtteri è stato eccezionale - ha dichiarato Lauda - sia allo start che dietro la Safety Car, ed è riuscito a controllare la gara dall'inizio alla fine. Se con questa vittoria saràdifficile imporgli degli ordini di scuderia in favore di Hamilton?Non ci poniamo il problema che i due possano rubarsi punti preziosi.A noi interessa solamente che i nostri piloti vincano”.
IL POTERE DI UN SOGNO Ma il clima in casa Mercedes è certamente differente rispetto a quello dell'anno scorso, quando c'erano Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Bottas ha un altro carattere, e insegue un sogno: quello che aveva espresso fin da quando ha messo piede nella factory britannica: “Richiederàmolto tempo, dedizione e impegno, ma non ho intenzione di fermarmi.Vincere il Campionato di Formula 1è il mio sognoda quando ho iniziato la mia carriera e farò tutto quello che è in mio potere per renderlo realtà.È il mio obiettivo di vita”. Tutti avvisati, Hamilton in primis.