F1 SPRINT Negli uiltimi giorni si è aperto il dibattito circa la poca spettacolarità delle F1 Sprint, le gare brevi del sabato introdotte lo scorso anno e che, fin qui, hanno regalato poche emozioni. La Formula 1 inserì questi eventi nel calendario 2021 per vivacizzare la griglia, chiamandoli Sprint Qualifying e prevedendo 3 punti per il vincitore, 2 per il secondo e 1 per il terzo. Sono andate in scena a Silverstone, Monza e Interlagos e il piano originale era quello di portarle a quota sette nel 2022. Alla fine, però, si è deciso di mantenere tre eventi (Imola, Spielberg e, ancora, Interlagos) modificandogli il nome in F1 Sprint e assegnando punti da 8 a 1 ai primi otto classificati. Se a Imola è andata in scena la battaglia tra Leclerc e Verstappen con sorpasso del primo sul secondo in partenza, e contro-sorpasso piuttosto facile dell'olandese qualche giro più tardi, a Spielberg, invece, la gara è scorsa via piuttosto lineare, senza produrre un grande spettacolo, se non con la rimonta di Sergio Perez su Red Bull, da 13° a 5°.
VOCE AI PILOTI Per questo motivo ci si è iniziati a chiedere se abbia un senso proseguire su questa strada, con la Formula 1 che vorrebbe comunque raddoppiare il nuovo format di weekend nel 2023, portando almeno a sei gli eventi F1 Sprint. Nel dibattito è intervenuto pilota della Alfa Romeo Racing, Valtteri Bottas, che senza bocciare le gare del sabato, ha però spiegato: ''I piloti dovrebbero decisamente essere consultati sulla scelta delle piste su cui disputare le gare sprint. Spielberg è una discreta scelta, ma inferiore - per esempio - a Silverstone. Quindi vedremo cosa escogiteranno''. Bottas ha anche aggiunto che il nuovo format poco si addice alla sua monoposto di questa stagione: ''Per noi sembra che più sia lunga la gara meglio vada la nostra macchina. Penso che siamo abbastanza bravi con le gomme, all'inizio in Austria abbiamo faticato un po' a tenere il passo delle vetture davanti, ma alla fine è stato il contrario''.