Kimi Raikkonen, secondo nei test di Budapest dietro alla Mercedes di Russell, racconta la sua giornata in pista e parla del suo nuovo migliore amico: il figlio Robin
ICE (& COOL) MAN Freddo in pista (magari non sempre...) e fuori, così siamo abituati a conoscere Kimi Raikkonen, ma ciò che traspare da un'intervista alla Bild è tutt'altro. Il finlandese si scioglie come uno dei proverbiali gelati che ama mangiare, quando parla di suo figlio Robin, al quale sta trasmettendo la passione per le corse - non bastasse il DNA - e quella per gli icecream.
FERRARI AL TOP Ma partiamo dalla dua giorni di test, che ha visto la Ferrari confermare le sensazioni positive circa la competitività della SF71H. Dopo la prima giornata in cui Giovinazzi aveva messo in riga tutti con il nuovo record non ufficiale della pista, Kimi Raikkonen nella seconda è rimasto staccato di una manciata di millesimi dalla Mercedes di Russell a parità di gomme (Hypersoft), ma il finlandese non ha tirato, almeno non quanto aveva fatto in precedenza con le gomme Soft, con le quali era stato in grado di timbrare un 1'15"8 lontano due decimi e spicci dal record della pista e con una mescola tre step più dura della "Hyper". Una prestazione che conferma la bontà della monoposto e aumenta il rammarico per la sfortunata qualifica bagnata di sabato scorso, che ha relegato le due Ferrari in seconda fila.
BWOAH! Con una macchina del genere però a Spa, sia Raikkonen - su quella che è forse la sua pista preferita - che Vettel, potranno dare molto fastidio a Lewis Hamilton e alla Mercedes, e con la potenza mostrata quest'anno non è detto che anche a Monza sia così scontata l'affermazione delle Frecce d'argento. Sulla giornata e sul tempone di ieri Raikkonen ha comunque minimizzato, condendo il commento con uno dei suoi proverbiali "bwoah": "Non è stata molto diversa da un venerdì di prove libere, quando provi diverse soluzioni in preparazione della gara. Ecco perché non credo che i tempi contino molto."
FATHER & SON Ma è parlando di suo figlio Robin, capace di catturare l'attenzione delle telecamere più dei protagonisti del mondiale, che il finnico lascia da parte la proverbiale freddezza, e confessa: "La vita inizia veramente quando diventi genitore, assume un significato diverso. La mia vita oggi è più stressante ma allo stesso tempo più felice. Robin sta attraversando il periodo dei 'perché?', fa tante domande alle quali dobbiamo dare risposte. È incredibile vedere quanto siano innocenti i bambini e quanto la loro mente sia libere, Robin è il mio nuovo migliore amico. Ora inizia a notare particolari del mio lavoro, sa che guido una macchina rossa ed è l'unico nella mia vita privata che ottiene risposte da me sulla Formula 1. È affascinato da macchine e moto, vuole sempre stare sul sedile davanti, ma da grande potrà fare quello che vorrà, io non forzerò la sua scelta."