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Sainz resta primo dopo il record della mattinata. Hamilton simula un GP, Ferrari torna in pista solo a fine sessione con Leclerc
SORPRESA SAINZ Il day-2 della seconda settimana di test a Barcellona se lo aggiudica a sorpresa Carlos Sainz. Dopo Vettel, Leclerc, Kvyat, Hulkenberg e Norris, lo spagnolo della McLaren è il sesto pilota in sei giorni a issarsi al comando della tabella tempi. L’attenzione su Carlos, al comando già prima della pausa pranzo, è però inevitabilmente offuscata dalla giornataccia Ferrari: alle 11.10 Vettel è finito a muro per un problema all’anteriore sinistra, con Leclerc che neppure nel pomeriggio è riuscito a macinare chilometri sulla SF90.
MCLAREN DA RECORD L’uomo del giorno, come detto, è però Carlos Sainz. Il ventiquattrenne madrileno non solo è stato il più rapido oggi, ma si è confermato come il più veloce di questi primi sei giorni di campionato 2019. L’1:17.144 – realizzato con gomme C4, non le più morbide del lotto Pirelli che comprende un compound ancora più performante, le C5 – è inoltre di qualche centesimo più veloce del miglior crono che Sebastian Vettel segnò nei test del 2018. Dunque, se è vero che i tempi contano molto relativamente, possiamo se non altro dire che questa generazione di vetture ha già sorpassato la precedente. E, ovviamente, siamo solo all’inizio: Mercedes, Ferrari e Red Bull (in rigoroso ordine di classifica costruttori) non hanno ancora simulato in condizioni da qualifica.
GIORNATA STORTA Impossibile però non parlare di quanto accaduto alla SF90 di Vettel. Un problema all’anteriore sinistra – non ci sono ancora conferme ufficiali ma dai segnali di frenata sull’asfalto sembrerebbe di cedimento della sospensione o del mozzo – ha spedito Seb dritto contro le barriere di curva-3, in un punto dove le vetture procedono a pieno gas. Fortunatamente il quattro volte iridato non ha riportato alcuna conseguenza fisica, ma i danni sulla monoposto hanno costretto Charles Leclerc a guardare dai box per il secondo giorno consecutivo (ieri solo una ventina di giri per via di un problema all’impianto di raffreddamento). Pochi istanti prima della bandiera a scacchi di fine giornata, il monegasco ha comunque percorso un giro: giusto uno shakedown per verificare già prima di domattina che sulla sua Ferrari fosse ormai tutto a posto.
HAMILTON A QUOTA 100 Mentre i grandi rivali erano fermi ai box per riparare la vettura e soprattutto per verificare la causa del problema sull’anteriore sinistra, la Mercedes ha invece macinato chilometri. LewisHamilton, molto costante nel suo lavoro con gomme C3 e C2 (“gialle” e “bianche”), per la prima volta ha completato un’intera simulazione gara, oltrepassando quota 100 giri. Alla fine, sommando i passaggi completati da Lewis e dal compagno Bottas in mattinata, la W10 ha chiuso ben 176 tornate contro le 41 della coppia Vettel-Leclerc. Da segnalare infine anche lo stop in pista dell’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen, costretto a parcheggiare – a tempo ormai scaduto – la sua C38 nel tratto rettilineo tra curva-6 e curva-7.
Test Barcellona-2, Day 2 - Risultati finali
Pos. | Pilota | Team | Tempo | Distacco | Giri | Gomma |
1
| Carlos Sainz | McLaren-Renault | 1'17"144 | 130 | C4 | |
2 | Sergio Perez | Racing Point-Mercedes | 1'17"842 | +0"698 | 88 | C5 |
3 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1'18"195 | +1"051 | 40 | C3 |
4 | Kimi Raikkonen | Alfa Romeo-Ferrari | 1'18"209 | +1"065 | 113 | C4 |
5 | Romain Grosjean | Haas-Ferrari | 1'18"330 | +1"186 | 120 | C5 |
6 | Max Verstappen | Red Bull-Renault | 1'18"395 | +1"251 | 128 | C3 |
7 | Daniil Kvyat | Toro Rosso-Honda | 1'18"682 | +1"538 | 101 | C3 |
8 | Valtteri Bottas | Mercedes | 1'18"941 | +1"797 | 74 | C3 |
9 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1'18"943 | +1"799 | 102 | C3 |
10 | Nico Hulkenberg | Renault | 1'19"056 | +1"912 | 58 | C3 |
11 | Robert Kubica | Williams-Mercedes | 1'19"367 | +2"223 | 130 | C5 |
12 | Daniel Ricciardo | Renault | 1'22"597 | +5"453 | 72 | C2 |
13 | Charles Leclerc | Ferrari | No time | - | 1 | - |