Le Ferrari ha girato più di chiunque altro a Barcellona, raccogliendo dati utili al fine di risolvere i problemi cronici della SF90
TANTO LAVORO Coinvolta con una seconda vettura nei test della Pirelli, per portarsi avanti il lavoro sulle gomme in ottica 2020 e 2021, la Ferrari ha girato più di qualunque altro team a Barcellona, nel corso della due giorni di test che si sono svolti martedì e mercoledì sul tracciato catalano. Il focus dei tre piloti impegnati, Sebastian Vettel, Charles Leclerc e Antonio Fuoco, era quello di capire per quale motivo l'ultimo settore della pista spagnola sia stato così indigesto per tutto il weekend alla SF90.
MERCEDES DAVANTI Per farlo sono stati raccolti dati per ben 511 giri, 258 dei quali completati da Leclerc, 133 da Vettel e 120 dal tester Fuoco. I tempi sono rimasti ancora lontani da quelli della Mercedes, 1"4 il migliore di Leclerc rispetto a Bottas, sebbene vada considerato il fatto che il monegasco ha girato in 1'16"933 con mescola C2 (contrassegnata come Medium nel weekend del GP di Spagna), mentre Bottas ha corso in 1'15"511 con comma C5, la più morbida della Pirelli, ben più della Soft di domenica che era la C3. I due tempi sono dunque tutto sommati equiparabili, ma conta poco o nulla in questi test, visto che, in primis parliamo di test, e in secundis nel corso del weekend un tempo simile Bottas l'aveva fatto con la C3 per strappare la pole.
PROBLEMI CRONICI Ergo, che la Mercedes sia avanti è un dato di fatto e non era dal tempo sul giro che si cercavano riscontri in questi test in season a Barcellona, bensì dal comportamento della vettura in determinate circostanze, quelle evidenziate dal terzo settore del Circuit of Catalunya, con curve lente e di trazione da affrontare con un assetto per un circuito medio-veloce. La sensazione è che il passo più lungo della SF90 rispetto alla sua sorella SF71H penalizzi troppo il carico nei settori meno scorrevoli, e non sarà facile trovare una soluzione definitiva al problema se non con la vettura del 2020. Mondiale già all'aria dunque? Vedremo, visto che l'auto ha altri punti di forza e che il team si è impegnato a fondo per migliorare.
CHARLES OTTIMISTA 511 giri, dicevamo, con Leclerc che è stato in pista entrambi i giorni, il primo con un programma di lavoro normale, il secondo come tester Pirelli: "Sono stati test nel complesso positivi, martedì abbiamo completato la distanza di due GP senza intoppi, raccogliendo dati utili al miglioramento della vettura. Stiamo spingendo al massimo per continuare a progredire" ha aspiegato Charles, mentre Fuoco al termine del secondo giorno è stato un po' più loquace sebbene sullo stesso tenore.
FUOCO FELICE "Senz''altro è stata una giornata positiva" - ha commentato il tester calabrese - "Abbiamo completato una serie di prove su diverse componenti percorrendo in totale 120 giri. Per quanto riguarda il programma di giornata, al mattino ci siamo concentrati su una serie di short run con diversi tipi di gomme, mentre nel pomeriggio abbiamo lavorato sulla performance con alcuni long run. La vettura era molto divertente da guidare. Abbiamo raccolto tanti dati che ci saranno utili per continuare le analisi sulla SF90 e serviranno anche per verificare la correlazione con il mio lavoro al simulatore. Nel complesso questa giornata per me è stata veramente piacevole. Ringrazio il team per avermi dato l’opportunità di provare in pista". Il prossimo appuntamento è direttamente in pista, con il Gran Premio di Monaco di Formula 1, dal 23 al 26 maggio. Vedremo se con un assetto diverso a Maranello avranno trovato la quadra.