Sebastian Vettel è tornato al volante della Ferrari dopo il complicato GP del Bahrain, dicendosi soddisfatto del lavoro svolto
PROBLEMI DA RISOLVERE Sebastian Vettel ha chiuso in terza posizione la seconda giornata di test in Bahrain, al volante della sua Ferrari SF90. Il pilota tedesco ha potuto lavorare per 103 giri al fine di apportare correttivi al setup e raccogliere dati che lo aiuteranno nel prossimo GP della Cina, in modo da scongiurare i problemi di guidabilità che ha lamentato in occasione della gara di Sakhir, e che a suo dire ne hanno limitato l'azione rendendolo facile oggetto dei sorpassi di Leclerc e Hamilton.
LAVORO SUL SETUP Vettel, approfittando delle condizioni favorevoli rispetto alla pioggia del giorno precedente, ha potuto completare il programma di giornata, diversificando il lavoro tra i 47 giri del mattino e i 56 del pomeriggio. In primis ha lavorato sulla messa a punto e sul bilanciamento della macchina, con diversi short run mai superiori ai 10 giri. Nel pomeriggio invece Seb ha simulato alcune fasi di gara in modo da poter analizzare più approfonditamente il comportamento delle gomme. Il crono di 1'29"319 ottenuto al mattino lascia, perciò, un po' il tempo che trova.
GIORNATA POSITIVA "Oggi siamo riusciti a massimizzare il tempo a nostra disposizione grazie a condizioni di pista buone e costanti." - ha spiegato lo stesso Vettel - "Abbiamo potuto provare diverse configurazioni di messa a punto e valutare il comportamento delle gomme. È stata una giornata piuttosto positiva: al mattino ci siamo concentrati su alcuni run più corti mentre nel pomeriggio abbiamo simulato alcune fasi di gara. È stata una sessione interessante perché ci ha permesso di raccogliere ancora più informazioni che ci potranno tornare utili fin dal Gran Premio di Cina."