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Nonostante le indiscrezioni su rapporti personali non proprio idilliaci, la coppia tutta francese composta da Esteban Ocon e Pierre Gasly finora ha retto senza particolari tensioni, anche quando i due si sono scontrati in pista come avvenuto nel finale del GP Australia. L'armonia all'interno del box Alpine è stata però intaccata a Suzuka da un ordine di scuderia che ha fatto molto arrabbiare l'ex pilota di AlphaTauri e Red Bull.
DOPPIA RICHIESTA Nel corso dell'ultimo giro del GP Giappone, infatti, il muretto ha ordinato a Gasly di cedere la nona posizione a Ocon. Richiesta soddisfatta in maniera piuttosto plateale, con Gasly che si è praticamente fermato sul rettilineo del traguardo, prima di far esplodere la sua rabbia sia via radio (''È uno scherzo?!?'') sia attraverso i gesti, culminati in un dito medio brevemente esposto fuori dall'abitacolo (foto copertina). Ai microfoni di Canal Plus, il francese ha poi spiegato cosa è accaduto: ''Durante la gara mi hanno detto che se avessero deciso di fare l'undercut con Esteban per aiutare la sua gara, poi ci saremmo scambiati di posizione. All’ultimo giro mi è stato chiesto di cambiare nuovamente. Ma sono partito davanti, ho avuto una qualifica migliore, le mie gomme erano più fresche alla fine. Per il resto ne discuteremo internamente''.
DECISIONE INCOMPRENSIBILE Le due Alpine hanno terminato la gara di Suzuka in nona e decima posizione, un risultato che cambia poco per un'Alpine che si trova nel limbo della sesta posizione del mondiale Costruttori, molto sopra le scuderie di bassa classifica ma allo stesso tempo distante dai cinque team che solitamente lottano per il podio. Gasly aggiunto: ''Per la squadra chiudere nono e decimo o viceversa è la stessa cosa. E non ne abbiamo mai discusso prima della gara. È chiaro che siamo carenti rispetto alle migliori squadre. Davanti a noi ci sono la McLaren, la Mercedes, la Ferrari, l’Aston Martin. Dobbiamo trovare la prestazione per lottare per posizioni migliori''.
OCON APPROVA LA DECISIONE Ovviamente non la pensa allo stesso modo Ocon, che ha beneficiato dell'ordine di scuderia. Il francese ha spiegato perché la decisione del muretto Alpine avesse senso: ''Verso la fine della gara abbiamo cercato di sfruttare il nostro vantaggio di gomme e il ritmo di Pierre puntando all’ottavo posto. Ma alla fine, abbiamo esaurito i giri e il ritmo e abbiamo deciso di scambiare le posizioni. Fare queste chiamate non è mai facile, ma sono sempre fatte prima di tutto nell’interesse della squadra''.