Il team principal Ferrari, Mattia Binotto, non nasconde il rammarico per la vittoria persa a Suzuka da Vettel e Leclerc
PIÙ AMARA CHE DOLCE Una giornata dolceamara per Mattia Binotto quella del Gran Premio del Giappone a Suzuka. Molto più amara che dolce, ad analizzare quello che poteva essere e che non è stato, un po' come a Sochi ma senza la beffa della sfortuna. Stavolta la responsabilità di quanto accaduto in pista è stata tutta dei piloti, che al via hanno rovinato quanto di meraviglioso fatto nella notte, ovvero una prima fila tutta Ferrari che aveva fatto sperare i tifosi in un esito migliore per la gara. Invece alla partenza Vettel ha commesso un jump start incredibilmente non penalizzato dalla Commissione Gara, mentre Leclerc si è scontrato con Verstsappen venendo inizialmente graziato dai commissari, che poi a fine gara lo hanno punito con 15" di penalità, 5 per il contatto e 10 per aver proseguito senza rientrare subito ai box con la macchina danneggiata, generando una situazione di pericolo.
F1 GP Giappone 2019, Suzuka: Charles Leclerc (Ferrari)
RAMMARICO E così da una possibile vittoria non rimane che il secondo posto di Sebastian Vettel e il sesto di Charles Leclerc (poi diventato 7° con i 15" di penalità ricevuti), senza neanche il giro veloce, tentato nel finale dal monegasco con gomme usate. "C'è sicuramente rammarico" - ha commentato a caldo il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, intervistato da Sky Sport - "Non siamo riusciti a raccogliere quanto seminato in mattinata. La partenza ha compromesso tutto il resto della gara. Oggi il nostro ritmo gara, così come il livello di degrado delle gomme, non erano all'altezza di quelli Mercedes, ma credo che se fossimo rimasti davanti saremmo riusciti a difenderci."
EPISODI DELICATI "Sebastian stava per anticipare la partenza e per fortuna non ha ricevuto una penalità, questo vuol dire che i numeri rientravano nel sensore" - ha proseguito Binotto - "La partenza poco felice di Charles credo sia stata una conseguenze del movimento di Seb. Non ho ancora parlato con lui ma credo che abbia visto Seb e che si sia distratto perdendo il tempo di reazione. E poi quanto avvenuto in curva 2: quando ti trovi in mezzo al traffico non è facile, sono tutti episodi al limite. Bottas è riuscito a partire bene invece e avremmo dovuto farlo anche noi."
F1, GP Giappone 2019: Valtteri Bottas (Mercedes), Sebastian Vettel (Ferrari) e Lewis Hamilton (Mercedes) sul podio di Suzuka
BRAVO SEB, MA... Mattia ha cercato di guardare anche al bicchiere mezzo pieno: "Dobbiamo ancora migliorare il bilanciamento della macchina perché le gomme si sono consumate troppo in fretta, però quando sei davanti, anche con quella poca differenza qui si riesce a restarci. In ogni caso cerchiamo di non dimenticare l'aspetto positivo di oggi che è la prima fila in qualifica. Hamilton? Già da come affrontava i primi giri avevamo intuito che fosse su una strategia a due soste. Che arrivasse in fondo con quelle gomme era improbabile, ci aspettavamo una sua ulteriore sosta e sapevamo che sarebbe uscito dietro di noi con delle Soft usate. Dovevamo difenderci sul rettilineo ed è quello che abbiamo fatto, Seb è stato bravissimo, ha fatto una bella gara da quel punto di vista, credo che oggi - partenza a parte - abbia guidato davvero bene."