MONZA C'È Alla presenza del presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, del presidente dell'Automobil Club Milano Geronimo La Russa, del presidente dell'Autodromo Nazionale di Monza Giuseppe Redaelli, al sindaco di Monza Dario Allevi e al presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del 92° Gran Premio d'Italia. Nonostante l'evidente entusiasmo per il ritorno del pubblico sugli spalti dell'impianto monzese (il 50% delle presenze) e per la presenza dei campioni olimpici (tutti tranne Filippo Ganna, impegnato agli europei di ciclismo) e paralimpici nella giornata di domenica, non sono mancate le doverose rimostranze nei confronti del ritardo con cui la politica ha emanato le leggi nececssarie per mettere in moto l'enorme macchina organizzativa. In sintesi tutto è potuto scattare solo il 5 agosto scorso, e la previsione per la giornata di domenica è di appena 16 mila presenze (un 30% delle quali, tra l'altro, di olandesi venuti a tifare per Max Verstappen) su 25 mila posti disponibili.
DAGLI EROI DEL COVID A QUELLI OLIMPICI ''Una delle caratteristiche che rendono unico il Gran Premio d’Italia è quella di presentare di anno in anno nuove iniziative strettamente collegate all’attualità, al momento, agli eventi più importanti in ambito mondiale e nazionale'' - ha spiegato Angelo Sticchi Damiani - ''Ed è così che nel corso degli anni il grande appuntamento motoristico con il Tempio della Velocità, l’Autodromo Nazionale Monza, è diventato specchio ma anche momento di riflessione su quanto la realtà ci propone. Così è stato nei momenti più difficili, come l'anno scorso, con l'edizione 2020 dedicata agli eroi che continuano a lottare contro la pandemia di Covid-19. Ed è così anche questa volta, con questa edizione – che si svolge sempre in tempi difficili - dedicata ai grandi campioni dello sport italiano: i vincitori degli Europei di calcio e i medagliati delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Tokyo - questi ultimi di ritorno dai Giochi Olimpici e rappresentati quindi da una delegazione minore''.
RIPENSARE IL FUTURO ''Paradossalmente lo scorso anno è stato come organizzare un gran premio virtuale e non abbiamo avuto le sofferenze che stiamo avendo quest'anno'' - ha aggiunti il presidente dell'ACI - ''Noi non contestiamo assolutamente le regole decise dal Governo, né tantomeno il fatto che si sia potuta sbloccare la vendita dei biglietti dal 5 di agosto, siamo convinti che il Governo stia facendo bene e ci fidiamo della capacità dei nostri scienziati, però purtroppo fare il GP in queste condizioni è stato e sarà un grandissimo sacrificio, un sacrificio che ACI fa perché ha sempre mantenuto gli impegni e questo di Monza è un impegno primario per noi. Ringrazio la regione Lombardia e il presidente Attilio Fontana, senza la quale non saremmo stati qui, ma ora l'esigenza è quella di ripensare il futuro. Siamo tutti rassegnati sul fatto che dovremo convivere con questa Pandemia, questo significa che quello che è successo nel 2019 chi lo sa se e quando si potrà rivivere''.
PARABOLICA ALBORETO Il riferimento del presidente è alla proverbiale marea rossa di Monza, che senza una copertuna vaccinale adeguata e con le norme sul distanziamento sarà impossibile da replicare. Di fatto, dunque, non ci sarà la consueta invasione di pista, rimandata a chissà quando. Corali con le dichiarazioni di Sticchi Damiani sono state quelle del presidente dell'ACM Geronimo La Russa, che ha posto l'accento sul ritorno dei tifosi e sulla parabolica che sarà intitolata a Michele Alboreto con una cerimonia che si svolgerà sabato mattina. Il presidente dell'autodromo Giuseppe Redaelli ha successivamente svelato anche la suggestiva colorazione dell'asfalto all'esterno della parabolica, realizzata da Aldo Drudi e che ritrarrà il numero 27 rosso con il suo inconfondibile casco gialloblu al volante della Ferrari. Non sarà quella per Alboreto - a 20 anni dalla scomparsa - l'unica cerimonia. Nel pomeriggio di venerdì le auto storiche scenderanno in pista attorno alle 17.45 mentre domenica gli sportivi azzurri saliranno a bordo di uno speciale mezzo bardato di insegne tricolori e festeggeranno lungo i 6km della pista con tutti i tifosi presenti, prima dell'inno (quest'anno affidato alla banda della Guardia di Finanza) e della gara.
CENTENARIO, RESTYLING A RISCHIO Al termine della conferenza, Angelo Sticchi Damiani ha risposto a una domanda circa lo stato dei lavori di ammodernamento dell'impianto in vista dell'edizione dei 100 anni del 2022, ammettendo con una punta di rassegnazione il forte ritardo dovuto alla mancanza di fondi pubblici: ''Il prossimo anno questo bellissimo impianto compirà 100 anni e ha bisogno di qualche cura. Per fare questo occorrono molte risorse oltre al fermo dell'Autodromo in alcune finestre temporali ben definite, ma per rispettare queste finestre siamo abbastanza in ritardo. ACI non può assolutamente sostenere una spesa che è di poco inferiore ai 100 milioni, perché l'Autodromo non è di proprietà ACI ma di un consorzio che comprendere Regione Lombardia, Comune di Monza, Comune di Milano. Abbiamo dunque bisogno di finanziamenti pubblici, il ministro Giovannini sarà qui nel weekend, stiamo cercando di trovare una soluzione poiché abbiamo bisogna di risorse in fretta per poter lanciare in tempo le gare d'appalto''.