IN GINOCCHIO Il momento che vede i piloti schierati in griglia a manifestare contro il razzismo e tutte le forme di discriminazione è diventato parte del rigido e scandito cerimoniale che porta allo spegnimento dei semafori di ogni gran premio. Già nella passata stagione, non era passato inosservato il fatto che i protagonisti del campionato si fossero spesso divisi, scegliendo alternativamente se inginocchiarsi o meno per mostrare ulteriore sostegno alla causa del movimento Black Lives Matter. Allo stesso modo, nelGp di Spagnadi ieri, si è osservato con stupore la decisione di Nikita Mazepin di unirsi a Lewis Hamilton e soci nel “take a knee”. Una scelta che però il giovane e controverso pilota russo ha confessato non essere minimamente correlata alla protesta anti-razzismo…
F1 GP Abu Dhabi 2020, Yas Marina: i piloti impegnati nel momento anti-razzismo
“SOLO DAVANTI A DIO” Nel 2020, era stato il connazionale Daniil Kvyat, all’epoca pilota ufficiale dell’AlphaTauri, aspiegaredi non essersi mai inginocchiato nel momento arcobaleno di inizio garaperché “in Russia ci si inginocchia solo per la Patria, per la bandiera e per Dio”.Ed è proprio questa la casistica in cui rientra la decisione del rookie di casa Haas, che si è inginocchiato sorprendendo gli osservatori. Un gesto che, nelle interviste di fine gara con l’emittente Match Tv, Mazepin ha raccontato essere dedicato al “Giorno della Vittoria” celebrato nel suo Paese per ricordare la sconfitta dei nazisti nel 1945 e per questo accompagnato anche dal nastro nero-arancio di San Giorgio (foto copertina): “Mi sono inginocchiato per mostrare rispetto nei confronti dei veterani russi e di tutte le persone che hanno perso la vita 76 anni fa durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa festa per noi è molto importante, forse anche più sentita del Capodanno. Anche nella mia famiglia, i miei nonni hanno fatto la guerra ed è per questo che mi sono messo in ginocchio”.
F1 GP Spagna 2021, Barcellona: Mazepin (Haas) prima di essere doppiato da Verstappen e Hamilton
IL RIMPROVERO DI TOTO Inginocchiamento a parte, Mazepin è stato anche al centro dell’attenzione per non aver rispettato – ancora una volta, dopol’episodio con Sergio Perez nello scorso Gp del Portogallo– le bandiere blu, stavolta in occasione del doppiaggio di Lewis Hamilton. Per la prima volta, la Fom ha anche mandato in diretta tv una comunicazione tra il muretto di un team e gli steward guidati da Michael Masi. A lamentarsi per il comportamento del debuttante russo è stato proprio Toto Wolff, che si è aperto in radio per avvisare il Direttore di gara del tempo perso da Hamilton per completare il doppiaggio. A prendere le difese di Mazepin è stato però poi il boss di casa Haas, Gunther Steiner. “Penso che Nikita – ha spiegato il manager altoatesino a Motorsport-Magazin – abbia fatto un ottimo lavoro quando ha visto le bandiere blu. Forse Toto Wolff voleva un po’ di pubblicità e far vedere al mondo chi è che comanda…”.