BOCCIATURA SECCA Alla fine, il tentativo della Red Bull di riaprire il caso relativo alla penalità inflitta a Lewis Hamilton per l'incidente con Max Verstappen nel GP Gran Bretagna è stato respinto. Gli steward della FIA hanno esaminato quanto portato dal team austriaco a Budapest, ritenendo che non abbia aggiunto alcuna prova nuova, significativa e pertinente all'episodio. Un verdetto che molti nel paddock della F1 ritenevano scontato, nonostante i grandi proclami di Helmut Marko dei giorni scorsi. Un aspetto dell'iniziativa della Red Bull ha però sorpreso e catturato l'attenzione di tutti.
LA CURIOSA RIEVOCAZIONE Insieme a una serie di slide di dati GPS e al confronto dell'incidente con il sorpasso dello stesso Hamilton su Charles Leclerc avvenuto negli ultimi giri, tra le prove della Red Bull c'era anche una curiosa ''rievocazione'' della traiettoria tenuta dal sette volte campione del mondo, realizzata con al volante il pilota di riserva Alex Albon. Un elemento bizzaro, creato facendo girare l'anglo-thailandese a Silverstone in una sessione di test privati lo scorso 22 luglio, subito dopo una due giorni di test Pirelli tenutasi sulla stesso tracciato. Per far ciò, senza incorrere in problemi con il regolamento, la Red Bull ha utilizzato una RB15 del 2019, la monoposto più recente che non rientra nelle limitazioni imposte per i cosidetti filming day, durante i quali si può girare per un massimo di 100 km.
Jump onboard with @Alex_Albon for a 𝘃𝗲𝗿𝘆 𝘀𝘂𝗻𝗻𝘆 tour around Silverstone 😍☀️ pic.twitter.com/LKYbOH69AM
— Red Bull Racing Honda (@redbullracing) July 22, 2021
REGOLAMENTO E DETERMINAZIONE L'articolo 10.2 del regolamento sportivo della F1, riporta che i team che vogliono effettuare dei test con monoposto delle stagioni passate debbano fornire un preavviso di almeno 72 ore ''ove possibile'', nonché i dettagli sulla natura e lo scopo del test. Al momento non è chiaro se la Red Bull avesse già pianificato questa uscita o se sia stata specificatamente organizzata con la sola intenzione di ripetere la traiettoria di Hamilton alla curva Copse, sperando di ottenere una nuova e convincente prova contro il britannico. La vicenda dimostra però fino a che punto il team austriaco era pronto a spingersi nel tentativo di ottenere una maggior punizione per il sette volte iridato.
LE ACCUSE MISTERIOSE L'iniziativa della Red Bull ha un altro aspetto misterioso, relativo a una lettera contenente ''alcune accuse'' che gli steward hanno notato ''con una certa preoccupazione''. La lettera in questione è stata visionata anche dai rappresentanti della Mercedes presenti. A riguardo, il comunicato finale sulla vicenda recita: ''Queste accuse avrebbero potuto essere state rilevanti o meno per gli steward se la richiesta di revisione fosse stata accolta''. È stato inoltre confermato che le accuse erano state indirizzate direttamente, aggiungendo che non faranno ''nessun commento su esse''.
F1 2021, Lewis Hamilton e Toto Wolff (Mercedes AMG F1) presentano l'iniziativa
LA STILETTATA MERCEDES Forse è proprio il contenuto di questa lettera che ha scatenato la reazione piccata della Mercedes la quale, una volta diffusa la notizia che il ricorso era stato respinto, ha emesso un comunicato molto duro che tra l'altro riporta questa frase: ''Speriamo che questa decisione segni la fine di un tentativo da parte dell'alta dirigenza della Red Bull Racing di offuscare il buon nome e l'integrità sportiva di Lewis Hamilton, incluso nei documenti presentati per il loro fallito diritto di revisione''.