Quello che per Pirelli è un semplice test gomme, ha la potenzialità di essere decisivo per il futuro a breve termine di Daniel Ricciardo e della Red Bull. Il pilota australiano oggi si siede infatti per la prima volta al volante della RB19 che, con Max Verstappen, ha dominato lo scorso GP di Gran Bretagna portando a casa l’ottava vittoria, nonché la sesta consecutiva (le altre due le ha centrate il compagno Sergio Perez) in stagione. Una normale giornata di prove per raccogliere dati utili alla validazione dei pneumatici che vedremo nel 2024, ma che si carica di significati ulteriori e non solo perché il forte pilota italo-australiano torna in macchina dopo il momentaneo addio del GP Abu Dhabi 2022.
F1 Test Pirelli Silverstone 2023: Il numero 3 di Daniel Ricciardo sulla Red Bull RB19 | Foto: Twitter @redbullracing
DE VRIES TREMA Ricciardo è infatti a questo punto ilprincipale candidato per sostituire Nyck De Vries in AlphaTauri a stagione in corso. In effetti l’olandese è sembrato in evidente crescita, ma la sua curva di apprendimento non è ancora considerata soddisfacente da Helmut Marko, che nelle ultime settimane ha iniziato a criticarlo a cadenza regolare. Ecco perché, secondo radio paddock, potrebbe essere proprio l’esperto ex pilota McLaren la star degli Hunger Games del vivaio Red Bull, considerando anche che Liam Lawson, l’altro giovane cresciuto nel Junior Team, non ha brillato particolarmente nelle quattro stagioni disputate tra F2 e F3 (e adesso è impegnato nella Super Formula in Giappone).
F1 GP Australia 2023, Melbourne: Daniel Ricciardo (Red Bull Racing)
TEST DECISIVO Non è un mistero, dunque, che il test gomme di oggi a Silverstone – Daniel dovrebbe tornare in macchina anche dopo il GP d’Italia a Monza per un’altra prova delle Pirelli 2024 – rischia di diventare decisivo per il futuro di De Vries e dello stesso Ricciardo. D’altronde, proprio l’australiano nelle scorse settimane aveva segnato in rosso sul calendario la data dell’11 luglio 2023: “I tempi non conteranno granché, ma sarà importante dimostrare di saper andare a tutta già dopo un paio di giri. Vorrei che alla fine della giornata gli ingegneri pensassero che ho ancora quel che serve e che non sono un pilota di riserva”,aveva spiegato il 34enne. La speranza è quella di convincere proprio Marko,che aveva in parte raffreddato l'attesa dei tifosinon ritenendolo all'altezza di Perez e meno che mai di Verstappen. Chissà che non riesca a fargli cambiare idea...