Nei giorni immediatamente precedenti il gran finale di Abu Dhabi, l’intervista concessa da Mike Elliott al podcast di tecnica della Formula 1 ha svelato un retroscena per certi versi clamoroso: la Mercedes, per bocca del suo stesso direttore tecnico, ha confermato di non aver speso i due gettoni per sviluppare la monoposto del 2020. La W12 che ha vinto il titolo Costruttori e perso quello Piloti soltanto all’ultimo giro a causa della sfortunata coincidenza dell’ingresso della Safety Car, era di fatto una copia carbone della macchina che aveva dominato nel Mondiale precedente. Ma com’è possibile che il team di Brackley abbia deciso di non evolvere in modo sostanziale la base della W11?
F1 GP Abu Dhabi 2021, Yas Marina: Lewis Hamilton e Valtteri Bottas nella foto di gruppo Mercedes F1
NESSUN GETTONE La mente torna subito all’inizio del campionato quando, nel momento in cui erano caduti i veli dalla nuova monoposto di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, i vertici della Mercedes avevano dichiarato pubblicamente di aver utilizzato i due gettoni per lo sviluppo, senza però comunicare l’area di intervento: “La nostra scelta diventerà evidente a tempo debito”. Proprio a fine stagione, il direttore tecnico Mike Elliott, subentrato nel ruolo all’ex Ferrari, James Allison – nel frattempo promosso a una posizione dirigenziale da supervisore – ha chiarito la scelta della casa di Stoccarda: “Non abbiamo speso i due gettoni. Avevamo delle idee per utilizzarli sull’avantreno, ma la realtà dei fatti è che non sono andate a buon fine”.
F1 GP Abu Dhabi 2021, Yas Marina: meccanici Mercedes al lavoro sull'auto di Lewis Hamilton
LA SPIEGAZIONE MERCEDES Per esigenza di contenimento dei costi in seguito alla pandemia da Covid-19, la F1 ha deciso di posticipare di un anno, dal 2021 al 2022, il debutto dei nuovi regolamenti, congelando di fatto lo status quo della stagione precedente rispolverando il vecchio sistema di sviluppi a gettoni, fino a qualche anno fa usato per i miglioramenti delle power unit. Ogni team, dunque, poteva spendere al massimo due token per aggiornare un’area del telaio portato in pista nel 2020. “Credo che, quando hai un’auto dominante – ha spiegato Elliott – il bilanciamento complessivo non interessa granché ai piloti. Il problema a inizio 2021 non era tanto il bilanciamento, quando il fatto di aver perso un bel po’ di carico aerodinamico complessivo (a causa del taglio di una piccola porzione di fondo davanti alle ruote posteriori, per non sovraccaricare le gomme, ndr). Di sicuro la modifica ci ha colpiti duramente, ma era comunque difficile giudicarne l’impatto visto che non sapevamo quanto avrebbe danneggiato le altre macchine. Certo è che, nel momento in cui abbiamo completato il lavoro invernale e siamo scesi in pista, il vantaggio che avevamo nel 2020 era sparito”.
F1 2021, il direttore tecnico Mercedes AMG F1, Mike Elliott
LAVORO SUL 2022 Una decisione che è alla base della stagione super combattuta che abbiamo avuto modo di ammirare quest’anno. E che magari sarà anche figlia della scelta di concentrare tempo e risorse sul progetto 2022 ma anche, come spiegano i colleghi di Motorsport.com, dettato dalle tempistiche che hanno impedito agli ingegneri di reagire: l’idea di spendere i token sull’anteriore sarebbe infatti già maturata prima dell’estate e dunque prima dell’ufficializzazione del taglio della porzione di fondo, successiva all’esplosione delle gomme sul finale del GP di Silverstone. Mercedes avrebbe quindi pensato di virare sul retrotreno, modificando gli ingombri della scatola del cambio in modo da recuperare parte del carico aerodinamico perso al posteriore. A quel punto, però, non ci sarebbe stato più il tempo per riprogettare la componente e, dunque, considerando il cospicuo vantaggio sui rivali, sarebbe così maturata la scelta di non spendere i due gettoni di sviluppo.