ADDIO ALLA GARA DI PUTIN La F1 ha rescisso il contratto con il GP Russia che dunque non si disputerà non solo quest'anno, ma neppure nei prossimi. La gara si sarebbe dovuta disputare a settembre per l'ultima volta a Sochi, prima di trasferirsi a San Pietroburgo dal 2023. Il braccio commerciale del Circus, che si occupa del calendario del mondiale, ha deciso che è impossibile pensare di gareggiare nel paese in seguito all'inversione dell'Ucraina di questi ultimi giorni. Il GP Russia, la cui prima edizione si è disputata nel 2014, era stato fortemente voluto da Vladimir Putin e il suo contributo era ben evidente anche dalle due sedi scelte: a Sochi il presidente russo possiede un discusso palazzo, mentre San Pietroburgo è la sua città natale.
SERIE DI SANZIONI In un comunicato diffuso da F1 questa mattina si legge: ''La Formula 1 può confermare di aver risolto il suo contratto con il promotore del Gran Premio di Russia, il che significa che la Russia non avrà gare in futuro''. Il trasferimento a San Pietroburgo era previsto all'interno di un accordo che aveva durata pluriennale. La decisione della F1 segue quella della scorsa settimana che aveva portato all'annullamento dell'edizione 2022 della gara, nonché quelle prese dalla FIA nei confronti di manifestazioni, team e piloti russi e bielorussi. Ancora più dura è stata la federazione britannica, che ha vietato a piloti russi e bielorussi di competere alle gare ospitate in Gran Bretagna.