C'ERAVAMO TANTO ODIATI Rivali in pista per il terzo posto nel Mondiale Costruttori, acerrime nemiche nel paddock pronte a farsi sgambetti alla prima occasione disponibile: Renault e Racing Point mai come quest'anno sono state divise su tutto. Lo scontro è iniziato con i ripetuti reclami depositati dal team della casa francese contro la presunta irregolarità della RP20, monoposto troppo simile alla Mercedes W10 della scorsa stagione. Una vicenda che ha tenuto banco fino all'estate, quando la FIA ha infine accolto almeno in parte le proteste, multando e penalizzando la scuderia di Lawrence Stroll. L'occasione per vendicarsi per la Racing Point è arrivata quando la Renault ha cominciato a chiedere una deroga per permettere al rientrante Fernando Alonso di partecipare ai test per giovani piloti in programma ad Abu Dhabi dopo l'ultimo gran premio del campionato, ipotesi a cui il team con sede a Silverstone si è più volte opposto.
UN GIOVANE QUARANTENNE Alla fine la Renault l'ha nuovamente spuntata, ottenendo il via libera per schierare lo spagnolo. Una soluzione che non ha fatto felice la Racing Point, come ha spiegato il team principal Otmar Szafnauer: ''Devo capire le regole. Sono rimasto sorpreso nel vedere che Fernando è stato autorizzato a partecipare, quindi dobbiamo discutere con la FIA. Penso che il regolamento sia abbastanza chiaro: è un test per giovani piloti e un due volte campione del mondo quasi quarantenne per me non è un giovane pilota''.
F1, GP Stiria 2020: Otmar Szafnauer, team principal della Racing Point
L'ASPETTO IRONICO La risposta da parte del team francese non si è fatta attendere ed è arrivata per bocca del capo della scuderia, Cyril Abiteboul: ''C'è un'indicazione di giovani piloti, più tutti quelli a cui la FIA darà il permesso. E questto è nel diritto assoluto della FIA di farlo. Quindi, se Otmar vuole costruire un reclamo contro la FIA, dev'essere abbastanza ricco, tenendo presente che sappiamo che hanno un'auto illegale. Abbiamo accettato di risolvere quella questione, ma se ora volessero andare alla FIA, lo troverei abbastanza ironico''.