La regina si è fatta attendere, ma aspettare è valso decisamente la pena. Al contrario che nelle due passate stagioni, alla presentazione della nuova Red Bull non è stato portato un modellino-fantoccio per ingannare gli avversari, ma la vera RB20 che sarà affidata alle sapienti mani di Max Verstappen e del compagno di squadra Sergio Perez. Una macchina che non cambia neppure una virgola sul piano della livrea – ormai uguale a se stessa, a parte le fisiologiche variazioni degli sponsor, dal lontano 2016 – ma che si presenta addirittura quasi rivoluzionata dal punto di vista tecnico. Un bell’azzardo se pensiamo che l’auto dello scorso anno ha dominato 21 dei 22 GP in programma, ma che potrebbe dare i suoi frutti se pensiamo che il progettista dietro a queste innovazioni è sempre il genio Adrian Newey.
Red Bull Racing RB20, rivivi la presentazione
PRESA D’ARIA VERTICALE E meno male che lo stesso ingegnere inglese qualche giorno fa si era detto “preoccupato perché troppo conservativo” nell’evoluzione dei concetti della RB19. La nuova Red Bull ha come tratto caratteristico un’innovativa presa d’aria delle pance laterali disposta in verticale, che cambia il paradigma proprio mentre tutti gli avversari si erano allineati all’idea di posizionare una, pur sottile, imboccatura orizzontale con un “labbro” molto pronunciato all’estremità inferiore. Labbro che peraltro viene mantenuto anche sulla RB20, ma che è quasi un profilo alare aggiuntivo che anticipa la forma deisidepod. Le pance, per il resto, sono ancora spioventi e con un sottoquadro (il canale che si forma sotto la pancia) molto pronunciato per indirizzare i flussi d’aria verso il fondo.
COFANO MOTORE L’altra caratteristica quasi incredibile è il disegno della base del cofano motore. Che presenta gli ormai caratteristici “cannoni” introdotti dalla Mercedes per spingere l’aria verso l’ala posteriore e labeam wing, ma li fa protendere sinuosamente verso il basso attaccandoli all’Halo quasi come se fossero una sua naturale prosecuzione: un disegno unico, che nessun’altra scuderia ha replicato (e forse neppure immaginato). Interessante anche il musetto della nuova RB20: proprio mentre tutti i team hanno accorciato il “naso” delle rispettive monoposto attaccandolo al secondo profilo alare, la Red Bull lo ha allungato spingendolo fino al main plane (l’ultimo profilo, il più basso, dell’ala anteriore). Di sicuro una monoposto innovativa, che fa paura già solo alla vista. Qualcuno riuscirà a fermarla o ci aspetta un’altra stagione di dominio incontrastato al vertice dei GP?