La notizia della settimana, peraltro già preannunciata nel corso del weekend di Abu Dhabi, è stata l’ufficializzazione del ritorno di Daniel Ricciardo in Red Bull Racing. L’arrivo del 34enne italo-australiano nel box della scuderia con cui ha corso per cinque campionati dal 2014 al 2018 e con cui si è messo in mostra come uno dei piloti più talentuosi della sua generazione, ha già dato il la per l’inevitabile ridda di indiscrezioni sul futuro di Sergio Perez: dopo quanto accaduto in Brasile – Verstappen ha negato il suo aiuto al messicano impegnato nella lotta con Leclerc per il secondo posto della classifica generale – e a prescindere da smentite e rassicurazioni dei diretti interessati, i rapporti all’interno del box sono sembrati comunque ancora piuttosto tesi. Ed è in tal senso che il ritorno di Ricciardo, da molti considerato ancora tra i migliori in griglia nonostante le due ultime stagioni molto deludenti, potrebbe mettere ulteriore pressione sulle spalle di Checo.
Daniel Ricciardo con Christian Horner (Red Bull Racing)
HORNER CONFERMA PEREZ Una questione ovviamente toccata in conferenza stampa dal team principal Christian Horner, che ha voluto rassicurare Perez. “Il contratto di Daniel – ha spiegato il numero 1 Red Bull citato da RacingNews365 – è molto specifico e lui è tornato per ragioni specifiche. Abbiamo un accordo con Perez per i prossimi due anni e lui ha fatto un bello step di miglioramento in questa stagione. Checo si è trovato più a suo agio e la partnership con Max ha prodotto risultati fenomenali per noi, con cinque doppiette e la vittoria del titolo Costruttori centrato dopo otto anni. La loro relazione è buona, hanno gareggiato alla grande e non vedo ragioni per cui dovremmo immaginare soluzioni differenti nel periodo in cui entrambi saranno sotto contratto con noi”.
Daniel Ricciardo, terzo pilota del team Red Bull Racing
E RICCIARDO? “Daniel è ancora uno dei più grandi nomi – ha poi aggiunto Horner, descrivendo invece il ruolo di Ricciardo – e uno dei migliori personaggi in Formula 1. Ovviamente ha una storia con noi dopo essere cresciuto nel Red Bull Junior Team e, visto che noi abbiamo grosse esigenze a livello di marketing perché facciamo tanti eventi ed esibizioni, avere un pilota con il suo profilo e la sua storia di Daniel sarà una grande risorsa per noi”. L’australiano lavorerà anche al simulatore e sarà presente a qualcuna delle gare, ma non a tutte, come da lui stesso specificato: “Non farò 24 GP, altrimenti sarei rimasto in griglia. Ho chiarito di aver bisogno di un po’ di riposo… Gli ultimi due anni mi hanno buttato giù ed è per questo che vorrei prendermi del tempo libero, ritrovare me stesso e ricostruire”.