IL PASSATO CHE TORNA Ieri è stato ufficialmente presentato il poster del GP Italia di F1, in programma a Monza nel primo fine settimana di settembre. Nel manifesto è ovviamente presente una monoposto rossa evocativa della Ferrari, mentre alle sue spalle si riconoscono la Villa Reale di Monza e le Frecce Tricolori, spesso protagoniste con le loro esibizioni prima del via. Lo stile del disegno può ricordare quello del futurismo, un movimento artistico fortemente legato al periodo del fascismo in Italia. Ciò è bastato per scatenare una, francamente inutile, polemica tra politici locali.
Frecce Tricolori, Villa Reale, il rosso della passione e i nostri inconfondibili cordoli. In questa immagine c'è #Monza, c'è l'Italia, ci siamo noi. Ecco il poster ufficiale di #ItalianGP! 🤩 🇮🇹 #MonzaF1#F1pic.twitter.com/hGsz6qrN4a
— Autodromo Nazionale Monza (@Autodromo_Monza) August 5, 2020
LA POLEMICA Tutto nasce dal commento scritto sui social da Roberto Invernizzi, ex presidente della Provincia di Monza Brianza ed esponente del centrosinistra: ''A chi il Gran Premio? A noi!''. Un chiaro riferimento ai discorsi di Benito Mussolini, che ha scatenato la replica di alcuni esponenti della Lega, partito che attualmente governa sia la provincia sia la Regione Lombardia, partner dell'evento tanto da apparire sul discusso poster. Andrea Monti, consigliere regionale del Carroccio, ha ribattuto: ''Qualcuno ha pensato bene di costruire, sopra a questa immagine, una ridicola polemica legata all’apologia di fascismo. Spero che faccia retromarcia prima di imbarcarsi in misere figuracce sia sulla storia dell’arte che su quella dell’automobilismo sportivo. Non vorrei infatti che la furia iconoclasta resti priva di controllo e si finisca per chiedere la chiusura del Museo del Novecento a Milano''. Max Bastoni, suo collega di partito, ha invece sottolineato l'aspetto patriottico del manifesto: ''Finalmente un doveroso richiamo alla Patria in tempi in cui sembra prevalere il cosmopolitismo e il rifiuto morboso della propria identità''.
ALTRI DUE POSTER IN ARRIVO A chiudere, si spera, la polemica è stato lo stesso Invernizzi che su Facebook ha commentato così le reazioni al suo post: ''Ma non si può fare una battuta e arrivano addirittura note da esponenti politici che dovrebbero essere da ben altro affaccendati''. Sono ancora da presentare, a questo punto con un certo timore, i poster delle altre due gare in programma in Italia quest'anno, il GP Toscana Ferrari 1000 del Mugello e il GP Emilia Romagna di Imola.