CONFRONTO PUBBLICO La conferenza stampa del venerdì mattina a Spa è stata la prima occasione per Daniel Ricciardo per parlare pubblicamente della sua separazione dalla McLaren al termine di questa stagione. L'australiano aveva un contratto valido anche per il 2023, ma ora si trova a doversi cercare una nuova squadra in vista del prossimo anno. Le opzioni non mancano, ma è lui stesso a non escludere la possibilità di fermarsi per un po', anche se si tratta di una soluzione altamente rischiosa per il prosieguo della sua carriera.
PROSPETTIVE La novità non ha privato Ricciardo del suo caratteristico sorriso, anche quando ha spiegato cosa si aspetta per il suo futuro prossimo: ''La F1 è l'unica competizione che mi interessa in questa fase della mia carriera, ma se le stelle non si allineano e la cosa non ha perfettamente senso, allora sono disposto a prendere un anno sabbatico nel 2023. Penso a tutto questo, immagino che la chiamereste avversità, e non ho perso fiducia in me stesso. Di sicuro abbiamo avuto dei fine settimana difficili e non puoi fare a meno di mostrare emozioni a volte. Amo ancora tutto questo e voglio ancora farlo in modo competitivo. Voglio farlo nel posto giusto. Non ho mai detto che voglio essere solo un pilota per fare numero. Se sono qui, voglio essere qui per uno scopo. Non so ancora cosa significhi per il futuro ma, ovviamente, se l'occasione è giusta, allora è qui che voglio essere''. Le indiscrezioni parlano per Ricciardo di un possibile futuro in Alpine oppure alla Haas, ma tutto è ancora aperto.
IL BIENNIO MCLAREN L'esperienza con il team di Woking in questi due anni è stata, per ammissione di tutti i diretti interessati, decisamente sotto le aspettative. Ricciardo a riguardo ha spiegato: ''Non è il risultato che volevamo quando sono entrato a far parte della squadra. Semplicemente non l'abbiamo fatto bene. Ci siamo impegnati molto e abbiamo cercato di superarlo, di capire la macchina... Ci sono stati troppi fine settimana che sono stati un po' difficili. È così che è andata. Non è la sensazione più bella, ma posso tenere la testa alta nel tentativo di farlo funzionare. Devi accettare che ci hai provato e non ha funzionato''. Ricciardo si potrà comunque sempre consolare ricordando di essere il pilota che ha riportato alla vittoria la McLaren dopo un decennio, grazie al successo nel GP Italia 2020.
I SENTIMENTI VERSO PIASTRI Curiosamente, sul destino di Ricciardo ha pesato l'esplosione di un suo connazionle, quell'Oscar Piastri vincitore della F2 lo scorso anno e strappato - non senza polemiche anche legali - dalla McLaren all'Alpine. Il nativo di Perth ha però negato di covare rancori verso il più giovane collega: ''Onestamente non so ancora cosa riservi il futuro per Oscar. Sono solo affari. Mark (Webber, ex pilota e manager di Piastri, ndr) sta facendo il suo lavoro per Oscar. Non prendo nulla di tutto ciò sul personale. Sosterrò un collega australiano''.