La stagione di Sergio Perez ha vissuto due fasi: una prima molto brillante, ma di fatto terminata con la vittoria nel GP Azerbaijan quarto appuntamento del calendario, e una seconda in grande calo da cui tuttora non sembra essere riuscito a tirarsi fuori. Sul crollo di rendimento del messicano si sono fatte tantissime ipotesi, ma alla vigilia del GP Qatar è stato il diretto interessato a spiegare finalmente cosa è successo.
BARCELLONA FATALE Dopo l'appuntamento di Baku, Perez ha collezionato un secondo posto a Miami, dove però è apparso molto più lento di Max Verstappen che lo ha rimontato partendo dalla nona posizione, e poi ha vissuto un weekend nero a Montecarlo condizionato da un grave errore in avvio di qualifica. Secondo il messicano, il momento chiave della stagione è però arrivato nella gara successiva, il GP Spagna: ''Sento che Barcellona è stato un vero punto di svolta. Ho sempre inseguito di più nei fine settimana e, a volte, ci sono weekend in cui le cose vengono più naturali e sei due o tre passi avanti. Sento che da Barcellona ho iniziato ad avere difficoltà e ad avere qualche deficit con la macchina''.
MAX STRAORDINARIO Verstappen conquisterà matematicamente il titolo iridato in Qatar e Perez riconosce al compagno di squadra di aver fatto un lavoro incredibile quest'anno, al di là del potenziale offerto dalla Red Bull RB19: ''Max ha fatto un lavoro straordinario e nessun merito dovrebbe essere tolto dalla stagione che ha fatto. Ha guidato ad un altro livello rispetto a chiunque altro ed è qualcosa per cui ho molto rispetto''.