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VITTORIA E MALCONTENTO La Red Bull lascia Barcellona dopo aver fatto bottino pieno grazie alla doppietta condita dal giro veloce che le permette di comandare ora entrambe le classifiche iridate. Il GP Spagna lascia però anche qualche ruggine dentro al box, con Sergio Perez scontento del trattamento ricevuto. Il messicano, che aveva prolungato parecchio il primo stint, dopo il ritiro di Charles Leclerc si trovava in una situazione ideale per puntare alla vittoria, approfittando del tempo perso da Max Verstappen dietro a George Russell, con l'olandese che non riusciva a superare la Mercedes anche a causa dei problemi al DRS. Quando il messicano ha raggiunto la coppia dopo aver cambiato a sua volta le gomme, ha chiesto di poter passare il compagno di squadra per poi superare con maggior facilità il britannico, ma ha ricevuto risposta negativa. Come se non bastasse, il muretto lo ha richiamato per la seconda sosta molto presto, chiedendogli poi al giro 48 di cedere la posizione a Verstappen che nel frattempo aveva già fatto il suo terzo cambio gomme. Una richiesta accolta da un laconico ''È molto ingiusto, ma ok''.
LAP 49/66
— Formula 1 (@F1) May 22, 2022
Cars No. 1 and 11 switch places 🔀
Perez lets his team mate through. Verstappen leads#SpanishGP#F1pic.twitter.com/94jACKOzoW
PROMESSA NON MANTENUTA Quell'occasione non è stata neppure l'unica in cui Perez ha lasciato strada a Verstappen. Qualcosa di analogo era avvenuto poco dopo l'errore in curva 4 dell'olandese al nono giro che lo aveva fatto scendere dalla seconda alla quarta posizione. Anche in quel caso il messicano aveva ceduto la posizione al suo compagno di squadra per agevolarne la rimonta. Al termine della gara, Perez ha spiegato come inizialmente fosse stato indirizzato verso la strategia a due soste, meno remunerativa rispetto a quella a tre fermate: ''Penso che fosse chiaro che le tre soste fossero la strategia migliore, quindi credo che se fossi andato in quella direzione, avrei vinto la gara. E ha funzionato per Max. Penso che fosse qualcosa di cui abbiamo discusso. È stato positivo, perché in quel momento non sapevamo quale strategia sarebbe stata la migliore''. Il messicano ha poi svelato la promessa non mantenuta dal muretto Red Bull dopo il primo scambio di posizioni: ''Ho sentito solo che nel primo stint, quando ho dato la posizione a Max, mi è stato detto che l'avrei recuperata. Quando ero sulle due soste ho sentito che avrei potuto superare Max e George un po' prima per cercare di far funzionare la strategia, ma probabilmente non sarebbe stato sufficiente''.
PACE FATTA? Perez ha poi spiegato che la situazione in classifica della Red Bull aiuti a superare questa delusione, minimizzando possibili conseguenze: ''Rimane un grande risultato di squadra, la stagione è ancora molto giovane e penso che lo slancio nel team sia grande. Quindi dobbiamo solo discutere alcune cose internamente. Non c'è niente che mi preoccupi. Se non altro, posso dire che l'atmosfera nella squadra, lo slancio che stiamo portando, è eccezionale, come nessun'altra squadra, quindi sono contento di questo''.
UN SACRIFICIO CHE VALE IL RINNOVO Anche i vertici del team hanno cercato di minimizzare quanto accaduto, dimostrandosi vicini al frustrato Perez. Helmut Marko ha spiegato: ''Era chiaro che Checo non avrebbe potuto finire con il suo secondo set di pneumatici e con questo era molto chiaro che Max era il più veloce. Ma posso capire che fosse sconvolto, ha visto la vittoria davanti ai suoi occhi. Sergio non lo capiva in quel momento, ma era l'opzione migliore e più sicura per noi per ottenere quella doppietta. Se me lo chiederà, gli spiegherò nel dettaglio che non c'era altra soluzione. Ma ovviamente è fastidioso nella foga del momento. È del tutto comprensibile che sul momento non dica subito ‘Saluterà il mio compagno di squadra mentre mi passa’. In questo modo, non sarebbe un vero pilota da corsa''. Anche il team principal Chris Horner ha motivato la rabbia di Perez con la foga del momento: ''Il problema per ogni pilota è che non ha una chiara visione d'insieme della strategia o della trama di gara davanti a sé. Sarà sempre difficile rinunciare al vantaggio, ma ha funzionato molto il gioco di squadra. Penso che abbia capito chiaramente che non era una lotta alla pari, perché il delta di ritmo tra le strategie era così grande''. Secondo molti, Perez potrà trovare consolazione nel rinnovo dell'attuale contratto anche per la prossima stagione, attualmente ancora in fase di trattativa.