La pressione di essere un pilota Red Bull, oltretutto avendo come compagno di squadra un Max Verstappen che sta rasentando la perfezione in pista, sta mettendo a dura prova Sergio Perez. Dopo aver vinto la sua seconda gara stagionale in Azerbaijan, il messicano è incappato in una serie di errori e in un calo di prestazioni davvero sorprendenti per uno della sua esperienza. A tutto ciò si sono aggiunte le dichiarazioni spesso non concilianti di Helmut Marko, non ultima quella relativa alla provenienza sudamericana del pilota che inciderebbe sulla sua concentrazione, opinione che ha scatenato numerose polemiche.
DIFFERENZA DI TRATTAMENTO Intervistato dalla testata spagnola Marca, Perez ha preso un recente episodio avvenuto a Singapore per spiegare la pressione a cui è costantemente sottoposto: ''L'abbiamo visto con Russell, ha sbagliato e si è ritirato all'ultimo giro quando era terzo, ma non si sente nessuno che ne parli. Se succede qualcosa del genere alla Red Bull, hai immediatamente trecento media sulla testa che ti dicono che devi andartene''.
QUESTIONE NAZIONALITA' L'ex pilota della Racing Point ha poi aggiunto una considerazione che, involontariamente o meno, fa riferimento alle sfortunate parole pronunciate da Marko sulla sua nazionalità: ''Questo genere di cose accade spesso in F1 ed è così che funziona in un ambiente di squadra. Inoltre, ho la sensazione che anche il fatto di essere messicano abbia una grande influenza''.