Nome in codice 647. Questa la denominazione provvisoria della Ferrari F1 della prossima stagione, che promette di rilanciare le quotazioni della scuderia di Maranello dopo due lunghissimi Mondiali a secco di vittorie. Da oggi si conosce anche qualcosa in più: la rossa che proietterà la Scuderia nella nuova era della Formula 1, la prima ad applicare gli innovativi regolamenti tecnici al debutto nel 2022, sarà presentata tra il 16 e il 18 febbraio prossimi. Una settimana prima, cioè, del vero e proprio esordio in pista, programmato per i test di Barcellona che si dovrebbero (la data è ancora ufficiosa) tenere dal 23 al 25 dello stesso mese sul Circuit de Catalunya.
F1 2021, Test Pirelli Budapest: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)
ASPETTATIVE ALTE La nuova monoposto avrà il compito di riportare il Cavallino al successo, mettendo fine a un digiuno di vittorie che inizia a farsi pesante. Proprio questo è stato il vero lato negativo di un’annata di chiara crescita per la Ferrari, in grado di risollevarsi fino al terzo posto Costruttori e dimenticare il disastroso 2020 in cui era arrivato il peggior risultato degli ultimi 40 anni. È mancato però il guizzo finale, in un campionato dominato da Red Bull e Mercedes, in cui però anche la McLaren con Ricciardo e l’Alpine con Ocon in circostanze particolari sono riusciti a centrare il bersaglio grosso. Segno, questo, che anche Maranello, con un po’ di fortuna in più e una maggiore capacità di sfruttare le occasioni, avrebbe potuto vincere almeno una gara nel 2021. Ma basterà interrompere il digiuno per ritenere la prossima stagione soddisfacente?
F1, il team principal della Scuderia Ferrari, Mattia Binotto
PARLA BINOTTO La risposta non può che essere negativa: la Ferrari deve anzi approfittare della rivoluzione dei regolamenti tecnici che farà tabula rasa delle conoscenze aerodinamiche degli anni scorsi per riportarsi al ridosso dei leader. Insomma, non un obbligo di vincere a tutti i costi, ma quantomeno l’obbligo di provarci fino alla fine, tornando a lottare ogni domenica per il gradino più alto del podio. Questi i buoni propositi per l’anno nuovo del team principal Mattia Binotto, intervenuto nel consueto punto stampa di fine stagione: “Ci troviamo di fronte a due team molto forti, abituati a vincere. Sarebbe presuntuoso dire che vinceremo il Mondiale, ma l’ambizione è quella di lottare per pole e vittorie. Non sarebbe accettare un’altra stagione come l’ultima, è necessario un salto in avanti purché non lo si consideri un obbligo di vincere il titolo”. Pretattica per abbassare la pressione sul team in vista di uno degli anni più importanti della storia recente del Cavallino o consapevolezza di non poter essere al livello di Mercedes e Red Bull? Solo le prime gare del 2022 daranno una risposta al quesito…