Marko ritiene troppo lieve la punizione inflitta dalla FIA alla Ferrari per l'errore commesso ad Abu Dhabi
NUOVA POLEMICA La Red Bull torna alla carica nei confronti della Ferrari e lo fa per bocca del suo consigliere Helmut Marko. L'austriaco, mai tenero nei confronti del team di Maranello, dopo i ripetuti attacchi relativi alle presunte irregolarità del motore italiano si scaglia questa volta contro la decisione della FIA di multare di 50.000 euro il Cavallino Rampante per l'errata comunicazione del carburante imbarcato sulla monoposto di Charles Leclerc prima del via del GP Abu Dhabi.
MARKO NON SI CAPACITA Una vicenda che peraltro rimane molto ambigua: la Scuderia Ferrari è accusata di aver inserito 4,88 kg di benzina in più di quanto dichiarato, ma dai calcoli del team questo errore continua a non risultare. Un giallo che è stato chiuso con una multa tutto sommato lieve per le casse di Maranello. Marko ha invece spiegato che si sarebbe aspettato una punizione molto più grave per la vettura di Leclerc: "Non riuscivo a capire come non poteva essere una squalifica - ha dichiarato ad Auto Bild - I regolamenti sono chiari e la lieve punizione inflitta per quell'infrazione era uno scherzo".
MOTORE SEMPRE AL CENTRO DEI PENSIERI Marko non molla neanche sul fronte motore. Secondo l'ex pilota austriaco, la Ferrari è andata ben oltre a un'area grigia del regolamento e promette di proseguire la battaglia nei confronti del Cavallino Rampante: "Si tratta di equità, rispetto delle regole e di parità di trattamento di tutte le squadre. Il motore della Ferrari è stato messo in discussione su diversi punti che sono probabilmente al di là di qualsiasi area grigia, ma non è stato fatto nulla per correggerlo. Se sospettiamo che ci siano delle irregolarità sicuramente protesteremo, quindi la Ferrari dovrà rivelare tutto e la FIA di conseguenza dovrà affrontare la questione".