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Formula 1, le cinque monoposto più brutte del decennio 2010-2019


Avatar di Salvo Sardina, il 01/01/20

4 anni fa - Ecco le cinque monoposto F1 più brutte (secondo noi) del decennio 2010-19

Le monoposto F1 più brutte del decennio: ecco la top-5

Abbiamo spulciato tutte le immagini delle F1 del decennio e stilato per voi la nostra top-5. Per iniziare il 2020 senza rimpianti

RIPARTIRE CON SLANCIO La redazione sportiva di MotorBox ha chiuso il decennio in… bellezza, con larassegna delle cinque (più una di bonus) monoposto più aggraziatedegli ultimi dieci campionati del mondo. Un piccolo regalo per salutare gli anni ’10 del XXI secolo con un buon ricordo. L’inizio dell’anno nuovo però, come da abitudine, ci mette di cattivo umore e, visto che non ci siamo ancora pienamente ripresi dalla nottata di Capodanno, in preda al mal di testa per la privazione di sonno e per quel maledetto bicchierino in più, abbiamo deciso di fare qualcosa per lenire il senso di fastidio verso l’umanità. Ritrovando una punta di ottimismo, abbiamo pensato alle oscenità che ci siamo lasciati alle spalle: eccovi quindi la nostra – come al solito insindacabile – classifica delle cinque monoposto di Formula 1 più brutte del decennio. Un boost per iniziare con slancio il 2020. Perché, in fondo, guardando queste schifezze, il mondo ci apparirà subito più bello. Pronti?

F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #5, la Ferrari F2012 del 2012F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #5, la Ferrari F2012 del 2012

POSIZIONE 5, FERRARI F2012 (2012) Iniziamo con un pezzo pregiato della nostra collezione. Facendo un balzo indietro al 2012, annata in grado di regalarci grandi soddisfazioni sul piano delle aberrazioni estetiche. Al nuovo regolamento tecnico deliberato nelle stanze dei bottoni Fia, i progettisti dei team di Formula 1 risposero – in maniera quasi unanime, l’unica a discostarsi fu la McLaren con la MP4-27 menzionata come “bonus track” tra leF1 più belle del decennio– con dei terribili “gradini” sul muso. Fatta la dovuta premessa che (McLaren a parte) erano tutte gradevoli alla vista come un’eruzione cutanea, riteniamo la Ferrari vera e propria capofila del trash. La F2012 rischiò con Alonso di portare a casa il mondiale nonostante le sole tre vittorie contro le otto della rivale Red Bull. Ma il titolo della più brutta di quell’anno lo porta a casa a mani basse…

F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #4, la McLaren MP4-29 del 2014F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #4, la McLaren MP4-29 del 2014

POSIZIONE 4, MCLAREN MP4-29 (2014) Avete presente la gloriosa partnership tra McLaren e Mercedes? Ebbene, proprio nel 2014 andò in scena l’ultimo episodio della saga (in attesa del ritorno previsto nel 2021), prima del drammatico passaggio alla power unit Honda. Una conclusione non certo degna del blasone dei due brand, testimoniata dagli scarsi risultati in pista – Magnussen e Button finirono sul podio di Melbourne ma poi sparirono a centro gruppo – e soprattutto dall’orribile MP4-29. Una macchina figlia del suo tempo e di quella stessa rivoluzione regolamentare che ci ha portato i motori turbo ibridi e le proboscidi sull’anteriore. La resa estetica fu terrificante: l’allora direttore tecnico Tim Goss ideò un muso da… tapiro a capeggiare una livrea interamente cromata, talmente brutta da spingere i designer ad aggiungere un po’ di nero sin dalla prima uscita ufficiale in pista. Nella foto sopra la potete ammirare in una delle ultime gare della stagione, con quel mattacchione di Jenson Button a farci sanguinare gli occhi grazie al suo casco rosa shocking. Delicatissimo.

F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #3, la Lotus E22 del 2014F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #3, la Lotus E22 del 2014

POSIZIONE 3, LOTUS E22 (2014) Restiamo alla gloriosa annata 2014 per un’altra grandissima porcheria partorita dalle menti perverse degli ingegneri di Formula 1. Muso a punta con due braccia asimmetriche, la Lotus E22 è decisamente nella top-3 delle auto più brutte del decennio. Non sappiamo neppure come definire il naso: forchetta? Tricheco? Muletto dopo uno schianto frontale in magazzino? Scegliete pure voi quello che preferite, noi ci fidiamo. E dire che la livrea nero-oro con inserti rossi provava a tenere alta (anzi, altissima) la bandiera del bello ma, con un “davanzale” così, era impossibile che tale capolavoro – oltretutto portato in pista dalla coppia Grosjean-Maldonado, assoluta garanzia di ignoranza – non finisse in classifica.

F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #2, la Ferrari F14-T del 2014F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #2, la Ferrari F14-T del 2014

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POSIZIONE 2, FERRARI F14-T (2014) Immaginate di comprare un’aspirapolvere senza fili nuova di pacca e di montarci su il motore della Ferrari F399 (“Ciao pel pampino!”). D’accordo, la citazione del tormentone di Oriano Ferrari, il mitico personaggio di Zelig ideato dal comico Marco Della Noce, era quasi telefonata. D’altronde, alzi la mano chi non ha pensato a uno di quegli aspirabriciole da tavola dopo essersi ripreso dallo shock causato dalla vista della Ferrari F14-T del 2014. O a un pugile talmente suonato da avere il setto nasale con fratture multiple scomposte, al limite. In copertina abbiamo persino deciso di farvela vedere in azione a Sochi e la scelta non è casuale: se state passando un brutto quarto d’ora, pensate a chi è stato costretto a guardarla girare sulla pista più insignificante di sempre per un intero fine settimana. Insomma, una vera schifezza per la vista ma anche per il cronometro: l’ultimo capolavoro di Nicholas Tombazis fu infatti capace di chiudere l’annata a quota zero vittorie, portando a casa solo due podi con Fernando Alonso. E comunque pare che anche come aspirabriciole non funzionasse granché bene.

F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #1, la Caterham CT05 del 2014F1, le monoposto più brutte del decennio: posizione #1, la Caterham CT05 del 2014

POSIZIONE 1, CATERHAM CT05 (2014) Se pensavate di aver visto di tutto, evidentemente avevate dimenticato la Caterham CT05 del 2014. Che ci offre, innanzitutto, un pretesto per lanciare un appello a quelli che “le macchine di Formula 1 sono tutte uguali”: diciamo che va bene, che avete addirittura ragione voi, ma… ve lo ricordate il 2014? Tra aspirabriciole, trichechi, tapiri e proboscidi ci fu anche qualcuno che ebbe il coraggio di partorire Questa-cosa-qua. Talmente brutta da essere cambiata più volte nel corso della stagione: il naso verde fu presto dipinto di nero quasi a volerlo nascondere, prima di una sostanziale (ma pressoché inutile) rivisitazione delle forme. Talmente brutta che è quasi impossibile rispondere alla domanda se fosse più lenta o inguardabile. E, badate bene, stiamo pur sempre parlando di una macchina capace di collezionare 13 ritiri in 17 gare, oltre che di saltare persino due Gp per problemi economici. Ma aveva anche dei difetti...

F1, le monoposto più brutte del decennio: bonus track, la Mercedes MGP W01 del 2010F1, le monoposto più brutte del decennio: bonus track, la Mercedes MGP W01 del 2010

BONUS TRACK, MERCEDES MGP W01 (2010) Se nella puntata di ieri abbiamo deciso di variare un po’ sul tema, cercando bellezze anche al di fuori del campionato 2017, oggi la scelta si è giocoforza dovuta adattare alla realtà dei fatti: il 2012 e il 2014 ci fornivano troppi assist per lasciarli cadere nel vuoto. Anche in questo caso abbiamo però deciso di inserire una “traccia bonus” per premiare una di quelle macchine brutte forse un po’ sottovalutate. Si tratta della MGP W01 del 2010: la prima Mercedes dal ritorno ufficiale della casa di Stoccarda in Formula 1 dopo l’acquisto della struttura di Brackley che era stata della Honda e soprattutto della Brawn GP campione del mondo in carica, fece però un buco nell’acqua. Nessuna vittoria e uno zero anche alla casella pole position e giri veloci per la coppia d’oro composta da Nico Rosberg (capace però di conquistare tre terzi posti) e dal rientrante Michael Schumacher. Un mezzo flop accompagnato anche da scelte estetiche non certo azzeccate: i due piccoli airscope posti dietro il casco del pilota danno la sensazione che in alto manchi qualcosa, ma è soprattutto il “baffo” nero sul naso aquilino, grigio e sbiadito a lasciare basiti. Forse non è quanto di peggio siamo stati costretti a sopportare nel decennio, ma meritava di sicuro una menzione.  


Pubblicato da Salvo Sardina, 01/01/2020
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