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Binotto, team principal di Maranello, ha spiegato in una conferenza stampa le ragioni e le cause della disavventura di Leclerc
CAOS FERRARI Visto quanto accaduto nel corso delle qualifiche di Monte Carlo, Mattia Binotto - team principal della Ferrari - ha parlato in una conferenza organizzata al motorhome della rossa, al fine di spiegare ai giornalisti l'accaduto. In sintesi: mentre da una parte si cercava di far entrare in Q2 Vettel, che fino a quel momento non era riuscito ad avere un giro pulito e rischiava il taglio in Q1, dall'altra ci si scordava con Leclerc di andare a fare le verifiche tecniche e poi si sceglieva di non rimandarlo in pista poiché si pensava di passare il taglio grazie al calcolo del "cut of time". Cosa significa lo spiega lo stesso Binotto.
CUT OF TIME "Nonè stata una giornata buona per noi, abbiamo commesso un errore che noi chiamiamo Cut of time" - ha esordito il team principal di Maranello - "Ossia un delta che pensiamo sia quello ideale per arrivare alla sessione successiva e che viene calcolato in base a ciò che accade in pista in tempo reale. Si prendon in considerazione i vari settori di tutti i piloti, viene poi calcolato un margine di sicurezza sufficiente a permettersi dei rischi. Quello che è successo oggi è che questo margine non è risultato sufficiente per pochissimo, e le ragioni sono due: il miglioramento del tracciato è cresciuto alla fine della Q1; il nostro margine non ha preso in considerazione il fatto che i nostri due piloti non avevano sufficiente fiducia nel guidare qui a Monte Carlo."
ERRORE FATALE Com'è possibile che Leclerc e Vettel non avessero tale fiducia? Dipende dal cattivo bilanciamento della monoposto, che non si riesce a far andare forte contemporaneamente su curve veloci e su curve più strette o lente. "La lezione appresa oggi è che il margine deve essere semplicemente più grande. La Ferrari ha fatto un errore che non può e non deve verificarsi , perché siamo di fronte a una situazione nella quale abbiamo bisogno di recuperare punti nei campionati. E quando occorre rimontare devi anche prenderti dei rischi, come oggi, che volevamo non usare un ulteriore set di gomme per salvarli in vista di Q2 e Q3. Senza dubbio è peggio non entrare in Q2 che non disporre delle gomme per l’ultimo tentativo della Q3, ma questi sono gli strumenti che abbiamo e ci sono persone che sono responsabili e capaci di prendere delle decisioni. Charles e la squadra sono delusi, ma stiamo migliorando e sono sicuro che saremo più forti in futuro”.
ACCUSE RESPINTE Nella conferenza c'è stato spazio anche per qualche domanda, poche per la verità. A chi accusa la Ferrari di aver pensato al solo Vettel, Binotto risponde: "Non è per niente vero! Abbiamo due squadre complete, una per pilota, e non abbiamo compromesso nulla: Charles ha chiesto se dovesse uscire, pensavamo di avere del margine, ma non è andata così. Eravamo consapevoli che la finestra fosse molto stretta ma i dati dicevano che avevamo ragione. Come detto stiamo in qualche modo prendendo troppi rischi, è stato un errore di valutazione. Cambi? No, penso che le persone giuste già sono con noi, abbiamo bisogno semplicemente di migliorare i nostri strumenti. Oggi possiamo aprirci a nuove opportunità, e possiamo solo imparare da ciò”.