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CORSA CONTRO IL TEMPO Il doppio ritiro nei giri finali del GP Bahrain non è solo costato tantissimi punti alla Red Bull e ai suoi piloti, ma ha acceso anche un importante campanello d'allarme all'interno del team di Milton Keynes. Fondamentale è scoprire le cause di quanto avvenuto e trovare un rimedio prima dei prossimi gran premi, ma con il GP Arabia in programma già in questo fine settimana il tempo a disposizione è davvero poco. Oltretutto, le idee a riguardo tra gli uomini guidati da Chris Horner non sembrano ancora chiare.
IL MISTERO DELLE CAUSE I problemi di durezza dello sterzo di cui Max Verstappen si era lamentato già molti giri prima del ritiro, avevano portato il pilota a ipotizzare un problema alla batteria. Helmut Marko ha escluso che si potesse trattare di questo: ''La batteria non ha nulla a che fare con i ritiri. Questo è ciò che pensava Max, ma non abbiamo una spiegazione finale. Per ora ci sono solo speculazioni''. Alcune indiscrezioni riportano che alla base del doppio ritiro ci sarebbe stato un semplice errore di calcolo da parte del team, il quale avrebbe caricato troppa poca benzina lasciando a secco le due monoposto proprio nei chilometri finali. Anche questa teoria è stata respinta dal consigliere austriaco: ''Abbiamo fatto dei test in cui abbiamo svuotato i serbatoi fino all'ultimo litro. Non abbiamo una spiegazione conclusiva''. Il fatto che sia Verstappen sia Sergio Perez si siano fermati dopo il periodo di Safety Car lascia pensare che il periodo di neutralizzazione della gara non abbia fatto bene alla RB18, in particolare alle temperature che potrebbero essersi alzate troppo creando i problemi emersi poco dopo.
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I DUBBI SULLA POMPA DEL CARBURANTE C'è un altro particolare su cui si concentrano i sospetti ed è la pompa del carburante. Con il debutto dei nuovi regolamenti tecnici, la FIA ha imposto ai team che questa componente fosse standardizzata, tanto che lo stesso Marko nel dopogara si è affrettato a specificare che si tratta di una parte standard che ''non proviene dalla nostra fabbrica''. Questo particolare ha in effetti creato qualche problema ai team in questo primo scorcio di 2022: forse ricorderete che nel corso del primo giorno di test a Barcellona la Haas rimase a lungo ferma ai box proprio per un problema alla pompa del carburante. Qualcosa di simile si è riscontrato sulla Ferrari nel corso della successiva sessione in Bahrain. Inoltre, dopo le qualifiche di sabato, attraverso un comunicato la FIA ha concesso un'ora in più alle scuderie proprio per ''ispezionare la pompa del carburante''.
INDAGINE IN CORSO Tuttavia, l'ispezione aggiuntiva concessa alle scuderie si è risolta senza riscontri negativi, tanto che nessun team ha poi sostituito il componente incriminato. Jody Egginton, direttore tecnico dell'AlphaTauri, ha spiegato a Motorsport.com: ''Era un'ispezione extra sulla pompa del primer per tutta la griglia. Abbiamo avuto l'opportunità di farlo durante il fine settimana, e penso che lo faremo per un paio di gare, fino a quando la gente sarà soddisfatta dell'affidabilità. La FIA ha voluto assicurarsi che non fosse qualcosa che è un difetto comune''. Lo stesso Horner a riguardo ha aggiunto: ''Penso che fosse una preoccupazione generale piuttosto che specifica per la Red Bull. Abbiamo solo bisogno di recuperare le auto, smontare il sistema di alimentazione e capire, perché sappiamo che il carburante c'era''. Insomma, la soluzione del mistero non è così immediata per il team austriaco, come ha concluso un suo portavoce: ''È in corso un'indagine completa. Ci asterremo da ulteriori commenti''.