La Mercedes ha spiegato la strategia di sviluppo utilizzata nel corso dei test invernali del 2019
PRETATTICA O PROGRAMMAZIONE? Nei giorni scorsi, vi abbiamo riportato il racconto di Mattia Binotto sulla delusione vissuta dalla Ferrari a Melbourne, nel weekend del primo gran premio dopo i test invernali. La SF90 si presentava al via come la vettura da battere, ma venne sonoramente sconfitta da una Mercedes W10 apparsa subito dominante dopo aver iniziato sottotono i test invernali. Le Frecce d'Argento avevano dunque fatto pretattica, nascondendosi nel corso degli otto giorni di prove disputate a Barcellona? Non proprio, stando alla ricostruzione fatta dal direttore tecnico James Allison.
PIU' AFFIDABILITA' E MENO PRESTAZIONI Intervistato da Auto Motor und Sport, l'ingegnere ex Ferrari ha spiegato: "Nella prima settimana è stata utilizzata la nostra auto da presentazione, che avevamo approvato già nell'ottobre del 2018. Questo era il piano fin dall'inizio. Nei primi test volevamo avere un'auto affidabile che potessimo utilizzare per percorrere molti chilometri. Il completamento anticipato di questa vettura ha permesso al team in fabbrica di avere abbastanza tempo per finalizzare la nostra monoposto nella versione in cui avrebbe dovuto iniziare il campionato a Melbourne".
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8 DECIMI NEL TASCHINO Nei primi quattro giorni in Spagna le differenze tra Ferrari e Mercedes sembravano nette, mentre già nella seconda sessione la W10, presentatasi rinnovata, aveva dato un'altra impressione. Allison ha aggiunto: "Volevamo incorporare quanto più sviluppo aerodinamico in questa vettura, così è stata completata in ritardo. Di conseguenza, nella prima settimana avevamo un'auto che sapevamo non sarebbe stata competitiva. Secondo i nostri calcoli, era 8 decimi più lenta rispetto a quella portata a Melbourne".
LA QUADRATURA DEL CERCHIO Il direttore tecnico delle Frecce d'Argento ha poi spiegato come non fosse intenzione della Mercedes nascondere il proprio potenziale: "Ciò che ha confuso i nostri avversari è stato che, per una serie di motivi, non siamo riusciti a ottenere immediatamente il potenziale di questa macchina. Solo nell'ultimo giorno abbiamo mostrato i tempi sul giro che ci aspettavamo. Molti credevano che avessimo scaricato benzina, il che ovviamente non era vero. Ci è voluto tanto tempo per sistemare correttamente la vettura". Nell'ultima giornata, Hamilton fece segnare un tempo di soli 3 millesimi più lento di Sebastian Vettel. La W10 ha poi iniziato la stagione con ben sei doppiette consecutive da parte dei suoi piloti.