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L'inglese ha chiuso secondo a Baku, nonostante abbia provato a contendere la vittoria al compagno e poleman Bottas
VITTORIA MANCATA Dopo due vittorie consecutive, in cui ha chiaramente avuto prestazioni migliori (almeno in gara) rispetto al compagno di squadra, stavolta Lewis Hamilton ha dovuto inchinarsi di fronte a Valtteri Bottas, bravo ieri a conquistare la pole e concreto oggi nella strenua difesa dagli attacchi – sempre molto corretti – dell’inglese di Stevenage. Il secondo posto odierno riporta il campione in carica alle spalle del finlandese in classifica, sebbene la differenza di punti sia davvero minima (86 a 85).
FORZA MERCEDES La Mercedes, ottenendo la quarta doppietta di fila a Baku, ha scritto la storia: mai nessuno era riuscito ad ottenerne così tante in avvio di stagione, neppure lo stesso team anglo-tedesco nell’anno dell’avvento dell’era ibrida, in cui dominò senza rivali vincendo quasi tutte le gare. Hamilton, seppur visibilmente insoddisfatto per aver perso il confronto diretto con Bottas, loda la squadra, a suo dire estremamente coesa, ai microfoni di Sky: “[A renderci forti è] Il lavoro di squadra, questo team è più forte di quanto sia mai stata perché tutti lavorano benissimo insieme, entrambi i piloti stanno spingendo ai limiti la macchina, ogni weekend danno il massimo e lo stesso vale per il team: pit stop, ingegneri, progettisti, lo sviluppo in fabbrica. Non ho mai visto la squadra così forte come ora”.
DIFFICOLTA’ IN GARA Il britannico, per spiegare i motivi che lo hanno portato a perdere la gara, ammette che, semplicemente, quello appena concluso è stato un fine settimana difficile: “Ho avuto un po’ di difficoltà in questa corsa, qui semplicemente faccio fatica, non è stata una delle mie migliori in questa stagione. Considerato tutto ciò, è stata una grande prestazione per la squadra ed un bel risultato per me. Valtteri ha lavorato benissimo in questo weekend e si è meritato la vittoria. Anche se alla fine avevo più ritmo, era troppo tardi e comunque avevo più problemi rispetto ad altri, non posso indicarli con precisione, in alcune piste è così”.
ATTACCO AL VIA Allo spegnimento dei semafori, Lewis aveva tentato di sopravanzare il compagno alla prima curva: il finnico è tuttavia riuscito a contenere l’attacco pur trovandosi all’esterno e pericolosamente vicino alla barriera. In molti hanno ritenuto che il sorpasso non è riuscito per la strenua difesa di Valtteri, ma Hamilton non è d’accordo, e spiega: “Non si è trattato di una sua forte difesa, piuttosto di un debole attacco da parte mia: sono stato fin troppo ‘amichevole’ e, in un certo qual modo, gli ho lasciato la vittoria. Lui ha fatto tutto bene in qualifica mentre io no ed in gara ha guidato senza sbavature, si merita il risultato”.
LOTTA CON FERRARI Al venerdì, sembrava che la Ferrari potesse far suo questo fine settimana, ma la gara ha raccontato una storia diversa. L’esito delle qualifiche è stato quindi determinante, ed Hamilton lo chiarisce: “Per come avevano iniziato, non pensavamo di dominare, pensavamo di essere vicini. Se guardiamo ai dati, Sebastian aveva la pole in mano: se avesse messo insieme i suoi migliori settori, sarebbe stato primo. E se ci fosse stato anche Leclerc, avrebbe potuto essere una prima fila Ferrari, e la gara sarebbe stata diversa. Poi però, purtroppo per loro, noi otteniamo dei grandi risultati”.