MINACCE SENZA SEGUITO Tanto tuonò che alla fine... si misero tutti d'accordo. Dopo che Toto Wolff ha espresso nel corso del weekend del GP Spagna tutto il malumore della Mercedes per le condizioni imposte dal nuovo Patto della Concordia, minacciando l'uscita dalla F1, oggi è arrivato l'annuncio che tutte le scuderie hanno sottoscritto il nuovo accordo che avrà validità quinquennale, dal 2021 al 2025.
GIOCHI DI POTERE In realtà, nessuno si aspettava seriamente che il team campione del mondo lasciasse il Circurs, perlomeno non al termine di questo campionato. Resta però l'ipotesi di un addio alla fine del 2021 e anche per questo le dichiarazioni di Wolff servono in ottica futura, della serie ''noi firmiamo, ma ricordatevi di concederci qualcosa in futuro''. Attorno al Patto della Concordia, che definisce gli aspetti di governance e commerciali della F1, si è combattutta l'ennesima battaglia tra scuderie, ben sintetizzata da quanto avvenuto tra ieri ed oggi. Ferrari, McLaren e Williams, infatti, avevano anticipato il comunicato ufficiale di Liberty Media e FIA annunciando già martedì sera di aver firmato con soddisfazione il nuovo accordo.
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QUESTIONI ECONOMICHE Le tre scuderie sono quelle di maggior militanza e per questo vengono loro riconosciuti dei benefit finanziari che le portano a sorridere di fronte al nuovo accordo. Stesso motivo, ma all'opposto, per cui la Mercedes ritiene di non vedere riconosciuti i propri sforzi e il contributo portato al Mondiale negli ultimi 10 anni, ossia dal rientro con una propria scuderia avvenuto nel 2010. Sotto l'aspetto economico, l'attuale Patto della Concordia premiava principalmente sei team su dieci e proprio su questa discrepanza si è giocata la definizione delle nuove condizioni, alla ricerca di uno sport più equo e livellato.
PIU' EQUILIBRIO Il CEO della F1, Chase Carey, ha commentato: ''Siamo lieti di essere stati in grado di raggiungere entro agosto un accordo con tutte e dieci le squadre sui piani per il futuro a lungo termine del nostro sport. Tutti i nostri fan vogliono vedere le corse più combattute, l'azione ruota a ruota e che ogni squadra abbia la possibilità di salire sul podio. Il nuovo Patto della Concordia, in combinazione con il nuovo regolamento previsto per il 2022, porrà le basi per rendere ciò realtà e creare un ambiente che sia finanziariamente più equo e che colmi i divari tra i team in pista''.
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FUTURO STABILE Il presidente della FIA, Jean Todt, ha aggiunto: ''La conclusione del nuovo Patto della Concordia tra la FIA, la F1 e tutti e dieci i team attuali assicura un futuro stabile per il Campionato Mondiale di F1. Nel mezzo delle sfide globali senza precedenti che attualmente tutti devono affrontare in tutto il mondo, sono orgoglioso del modo in cui tutti gli stakeholder della F1 abbiano lavorato insieme negli ultimi mesi per il miglior interesse dello sport e dei fan per concordare il percorso per una maggiore sostenibilità e una concorrenza leale ed emozionante all'apice dello sport automobilistico''.