SURPLUS DI PERSONALE L'introduzione del budget cap da 145 milioni di dollari a partire dalla prossima stagione, equivale all'incirca a un dimezzamento delle spese da parte dei top team di F1. Un taglio che si rifletterà anche in una diminuzione del personale impiegato, aspetto già sottolineato in sede di trattativa dalla Ferrari. La casa di Maranello ha già confermato di valutare l'ingresso in altre categorie per impiegare chi non farà più parte della squadra di F1 e in tal senso è arrivata una prima conferma di un interessamento del Cavallino Rampante all'avventura come motorista nella IndyCar da parte di Roger Penske, boss della serie americana. Analogamente, anche la Mercedes sta valutando come redistribuire il suo personale.
NON BASTA LA FORMULA E La casa di Stoccarda recentemente ha abbandonato il DTM per investire grandi risorse nel campionato di Formula E, categoria dove ad esempio non è presente la Ferrari. Nonostante ciò, Toto Wolff non ha escluso che la Stella a tre punte possa sbarcare anche in un'altra categoria: ''Abbiamo accettato il budget cap anche perché viviamo in tempi diversi adesso - ha dichiarato a Motorsport.com - Daimler è contenta di questo futuro e del fatto che ora possiamo ridurre i costi. Per noi, come squadra, ciò significa però che dobbiamo adattare e distribuire il personale in altre aree. Abbiamo la Mercedes Benz Applied Science, ma forse anche un'altra categoria di competizioni potrebbe essere un'opzione''.
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F1 NEL DNA Wolff ha voluto poi ribadire che la Mercedes non ha intenzione di lasciare la F1, uno scenario spesso chiamato in causa dai media: ''Ogni giorno si legge qualcosa di nuovo, ma il management vede la F1 come il nucleo del nostro marchio. La nostra prima vettura fu un'auto da corsa. Quindi non si tratta solo di uno strumento di marketing che può portarci soldi, ma fa anche parte del nostro DNA''.