IL BOOM DEL MERCATO PILOTI Nel lungo lockdown della Formula 1 – che per fortuna sta per finire, con il primo Gp ufficialmente previsto in Austria nel weekend del prossimo 5 luglio – il mercato piloti ci ha dato di che parlare. La notizia che ha decisamente rotto gli equilibri è stata quella deldivorzio tra Sebastian Vettel e la Ferrari a fine 2020, con la Rossa che si è subito mossa peringaggiare Carlos Sainza sua voltasostituito in McLaren da Daniel Ricciardo. Un terremoto di sedili che in questo momento non ha prodotto ulteriori conseguenze a catena, ma che lascia nomi come quello di Fernando Alonso, Valtteri Bottas e George Russell (oltre ovviamente a Vettel) in attesa di conoscere il futuro.
F1: Sebastian Vettel (Ferrari) e Toto Wolff (Mercedes)
WOLFF ALLA FINESTRA Insomma, le scelte di Ferrari e Vettel hanno coinvolto a cascata mezza griglia di partenza e non risparmiano la Mercedes. Se, ufficialmente,al momento è solo la Renault a dover ufficializzare il pilotada affiancare a Esteban Ocon nel 2021, dall’altro lato è anche vero che entrambi i piloti di Stoccarda sono in scadenza alla fine di questa stagione. E che lo stesso Toto Wolff, pur prendendo tempo, non ha escluso un possibile interessamento all’ingaggio dello storico rivale ferrarista: “Vettel? Ci interessa e non è una dichiarazione di circostanza. Lo dobbiamo a un quattro volte campione del mondo, non possiamo semplicemente andare dritto e dire di no. Quando si parla di piloti del genere ci devi quantomeno pensare”.
RUSSELL E BOTTAS Dichiarazioni che potrebbero complicare la situazione di Valtteri Bottas e George Russell che, prima della separazione tra Vettel e la Ferrari, sapevano già di doversi giocare il volante da vice-Hamilton: “Dall’altro lato, abbiamo una line-up fantastica e sono felice dei nostri due piloti e anche di George. Però non si può mai sapere quello che può accadere… Uno potrebbe decidere di non voler continuare a correre e allora ti troveresti con un sedile vuoto. Questo è il motivo per cui non vogliamo decidere a giugno e dire a Sebastian che non ci sono chance di correre per noi. Non faremmo mai una cosa del genere a lui come pilota ma anche perché in passato abbiamo già visto la rinascita improvvisa di piloti che molti davano per finiti. Ricordate di Nico Rosberg? In questa prospettiva vogliamo tenerci le porte aperte, però concentrando le nostre attenzioni in questo momento a quelli che sono già i nostri piloti”.
Test F1 Barcellona 2020: Sebastian Vettel e Charles Leclerc (Ferrari), Valtteri Bottas e Lewis Hamilton (Mercedes)
IL TIMING DELLA FERRARI Il team principal della Mercedes ha anche spiegato il motivo per cui non è una buona idea ufficializzare la nuova line-up così in anticipo rispetto alle tempistiche tradizionali degli annunci a fine estate: “Siamo stati molto sorpresi di questi movimenti di mercato, perché quando annunci un cambio di line-up così presto poi devi iniziare la stagione con un pilota che sai che perderai e questo rende complicato lo sviluppo della macchina. Anche per questo motivo vogliamo prenderci del tempo per decidere. La priorità sono i piloti già in Mercedes, Valtteri e Lewis, ma anche George che guardiamo con interesse in questa seconda stagione in Williams. Ma, in generale, non possiamo ignorare Sebastian, che è un quattro volte campione del mondo, specie se non sappiamo quello che accadrà nei prossimi mesi”.
IL CONTRATTO DI LEWIS Al di là di ogni possibile movimento di mercato, la priorità sul tavolo del manager austriaco sarà estendere il contratto della star del team, Lewis Hamilton: “Non ci siamo visti in questo periodo di lockdown perché ci trovavamo in parti diverse del mondo, ma ci siamo comunque tenuti in contatto costantemente. Non abbiamo neppure abbozzato un possibile accordo perché tra di noi c’è grande fiducia reciproca. Siamo insieme da tanti anni e le discussioni sui contratti si sono sempre risolte con naturalezza. Quando ripartirà il mondiale avremo modo di passare del tempo insieme, recupereremo il contratto dal cassetto e, guardando i tempi e i numeri, spero che risolveremo in fretta”. Sebastian, per il momento, può (e deve) attendere.