Ufficializzato dalla Toro Rosso il ritorno a Faenza nel 2019 di Daniil Kvyat, al quale sul finale dello scorso anno era stato preferito Pierre Gasly
COME BACK HOME Dopo un anno in tuta rossa Ferrari, nelle vesti di collaudatore e pilota di sviluppo per la casa di Maranello, Daniil Kvyat trova nuovamente un sedile in Formula 1 in quella che è da sempre stata la sua casa: la Toro Rosso. Il pilota russo, ancora giovane visti i suoi 24 anni, è una scelta di sicura esperienza per la scuderia di Faenza, orfana di Pierre Gasly che nel 2019 guiderà per la Red Bull, e con un Brendon Hartley che non convince appieno e non è ancora stato confermato per la prossima stagione. Così il primo tassello per la scuderia italiana prende posto,
CERTI AMORI NON FINISCONO... "Fanno dei giri immensi e poi ritornano", cantava Antonello Venditti. Sicuramente Kvyat, cresciuto a Roma, conosce la canzone, e forse la associa anche lui alla sua tribolata storia con la Toro Rosso, con la quale esordì in Formula 1 nel 2014, dopo aver vinto i titoli Formula Renault 2.0 Alps (2012) e GP3 (2013). Daniil si rese protagonista di un buon primo anno, che gli valse il 15° posto finale e la promozione in Red Bull, con la quale chiuse 7° il mondiale successivo, conquistando il primo podio in Ungheria, secondo. Nel 2016, dopo appena quattro gare, un terzo posto in Cina e una serie di errori gravi, finì nuovamente in Toro Rosso, scambiando il suo sedile con quello del giovanissimo prodigio Max Verstappen. Chiuse il mondiale 14° e spento, e anche nel 2017 fu schiacchiato dal compagno Carlos Sainz per quasi tre quarti di mondiale, quando la Toro Rosso gli preferì Pierre Gasly per le ultime gare di stagione.
RINGRAZIAMENTI E PROPOSITI A un anno di distanza esatto da quel GP di Singapore che lo vide salutare la Formula 1 - salvo tornare per una sola gara in America per sostituire lo stesso Gasly - Daniil Kvyat torna a casa, per la terza volta in carriera, pronto ad aprire con nuovo slancio il prossimo capitolo della sua carriera dopo la breve parentesi da tester in Ferrari nel 2018. "Ringrazio la famiglia Red Bull per avermi dato nuovamente la possibilità di correre in F1, alla Toro Rosso mi sono sempre sentito a casa. Ringrazio anche la Ferrari per la fiducia, mi ha permesso di restare agganciato al mondo della Formula 1. Ho imparato molto a Maranello e mi sento più forte e preparato di quanto non lo fossi quando ho lasciato la Toro Rosso. Non ho mai smesso di sperare, sono ancora giovane e mi sono tenuto in forma per sfruttare ogni opportunità. Darò il massimo per il team, non vedo l'ora di ricominciare."