La Ferrari prova a riottenere i punti persi in Australia: il team principal del Cavallino Frederic Vasseur ha infatti annunciato in conferenza stampa l’intenzione di appellarsi alla decisione dei commissari che a Melbourne hannopenalizzato Carlos Sainz di cinque secondiper il contatto con Fernando Alonso dopo la seconda bandiera rossa. Una sanzione non pesante dal punto di vista formale ma molto dura nella sostanza, con il madrileno che è poi sprofondato dal quarto al 12esimo posto visto che le auto sono transitate sul traguardo finale tutte molto vicine con il gruppo compattato dalla Safety Car.
F1 GP Australia 2023, Melbourne: Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari)
DIRITTO DI REVISIONE Lo strumento legale per ribaltare la decisione dei giudici è previsto all’articolo 14 del codice sportivo internazionale Fia, che permette ai team di appellarsi contro le scelte dei commissari purché vengano presentate entro 14 giorni nuove prove non disponibili al momento in cui la prima decisione era stata presa. Si tratta in sostanza della stessa norma che nel 2019 aveva permesso alla rossa di ribellarsi alla penalità inflitta nel GP Canada a Sebastian Vettel, che aveva perso la vittoria in favore di Lewis Hamilton dopo essere andato lungo sull’erba e rientrato in pista in una maniera considerata irregolare dagli steward.
F1, la manovra incriminata di Vettel ai danni di Hamilton nel Gp Canada 2019
IL PROCEDIMENTO Già all’epoca non era andata bene, e anche stavolta l’impressione è che ci siano comunque poche chance di accoglimento dell’istanza. In questi giorni la Fia dovrà valutare intanto l’ammissibilità del ricorso al diritto di revisione della penalità decidendo se effettivamente sussistano le famose “nuove prove” per riaprire il caso. Poi, qualora il ricorso fosse considerato ammissibile, il collegio di commissari sportivi presenti a Melbourne dovrebbe eventualmente decidere di smentire se stesso e la decisione presa domenica scorsa al termine del GP Australia.
LA STRATEGIA FERRARI Va da sé che l’accoglimento del ricorso sarà estremamente improbabile. La Ferrari comunque ci crede: Vasseur, che nel dopogara si èlamentato del fatto che non è stata data a Sainz la possibilità di confrontarsi con gli stewardper spiegare la propria visione dell’incidente, ha anche fatto riferimento agli altri contatti nella caotica ripartenza della gara.Particolarmente clamoroso è stato quello tra Pierre Gasly ed Esteban Ocon, ma anche l’incidente tra Logan Sargeant e Nyck De Vries non è stato sanzionato nonostante fosse possibile ravvisare una responsabilità. Insomma, Maranello ritiene che solo con Sainz non sia stato usato il metro di giudizio che prevede di chiudere un occhio (e talvolta entrambi, come nell’incidente delle due Alpine) quando ci sono delle carambole al primo giro. Bisognerà però dimostrarlo, e potrebbe essere tutt’altro che semplice.