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Nella vita c’è sempre una prima volta. Nel pazzo weekend del GP d’Australia a Melbourne, in una domenica di caos con tre bandiere rosse, (quasi) quattro partenze, incidenti, polemiche,reclamie penalità a pioggia, la Direzione gara Fia ha infatti deciso di prendersi del tempo persino per un’inedita investigazione ufficiale ai danni del… pubblico australiano. Più nello specifico, la Federazione ha diramato un comunicato ufficiale in cui ha convocato i rappresentanti dell’Australian Grand Prix Corporation, e cioè gli organizzatori dell’evento all’Albert Park, per discutere quanto accaduto dopo la bandiera a scacchi.
L’INVASIONE DI PISTA Sotto la lente d’ingrandimento dei commissari c’è l’invasione di pista che ha portato tantissime persone a entrare sul rettilineo di partenza già pochi istanti dopo l’esposizione la fine della corsa. Una situazione di potenziale pericolo che lo stesso Hamilton ha esposto via radio con il suo ingegnere Peter Bonington: “C’è gente in pista, attenzione perché qualche tifoso è entrato”. E infatti, subito dopo l’arrivo, la Fia ha ancora esposto le bandiere rosse in modo da avvisare i piloti della situazione di ulteriore pericolo nonostante la gara fosse tecnicamente ormai conclusa.
F1 GP Australia 2023, Melbourne: la bandiera rossa esposta in pista
PRIMA VOLTA È stata ovviamenteuna primissima volta in cui la Fia ha investigato formalmente il comitato promotore di un evento, e vista la situazione molto particolare, era difficile aspettarsi una sanzione. In ogni caso, al di là delle modalità con cui è stata comunicata l'indagine (con la convocazione del promoter come se fosse un pilota o una squadra da penalizzare) era giusto porre l'attenzione su una situazione potenzialmente molto pericolosa. ''Gli organizzatori - si legge nel comunicato con cui la Fia ha chiuso l'investigazione - hanno ammesso di aver fallito in termini di protocolli di sicurezza e hanno concordato sul fatto che la situazione fosse inaccettabile e che avrebbe potuto portare a conseguenze disastrose. Saranno condotte ulteriori indagini e prese nuove misure per rimediare all'errore in vista del prossimo GP d'Australia''.
RIMEDI I commissari hanno quindi preteso dall'Australian Grand Prix Corporation la formalizzazione delle proposte per risolvere il problema e assicurarsi che non ricapiti in futuro. Tra i rimedi ipotizzati dal comitato organizzatore della gara di Melbourne c'è un'indagine approfondita sul comportamento dei marshal, che si sono concentrati più che altro attorno alla macchina di Hulkenberg (parcheggiata in curva-2 dopo la bandiera a scacchi), ma anche una complessiva rivisitazione del piano di sicurezza. Al termine delle investigazioni, che non andranno oltre il 30 giugno 2023, l'AGPC si relazionerà con la Formula 1, con la Fia e con la polizia dello stato di Victoria.