Dopo quattro stagioni di anonimato, la McLaren punta a uscire dalla crisi tecnica rivoluzionando la filosofia dell'aujato 2019
L'ANNO DELLE NOVITÀ Si sa già la data, il 14 febbraio, giorno di San Valentino. Si sanno i nomi dei nuovi piloti, Carlos Sainz e Lando Norris al posto degli uscenti Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne. Si sa anche il nome del nuovo managing director, Andreas Seidl, artefice dei successi di Porsche nel WEC. E da oggi si sa anche qualche indizio su come sarà la nuova monoposto, o almeno, si sa che la filosofia progettistica sarà completamente differente rispetto all'auto 2018. Tutto questo per riportare la McLaren in alto dopo quattro stagioni vissute da team di serie B.
TAGLIO CON IL PASSATO A progettare la nuova auto è James Key, arrivato dalla famiglia Red Bull e artefice degli ottimi telai della Toro Rosso negli anni passati. In un'intervista a Zak Brown apparsa su Autosprint, il team principal della casa di Woking ha affermato: "La monoposto del 2019 sarà molto differente se paragonata a quella del 2018" - ha spiegato Brown - "Abbiamo bisogno di buoni riscontri dai nostri piloti perché come team intendiamo tornare in pianta stabile nella top ten, con entrambi i piloti. Questo è il nostro obiettivo per la prossima stagione."
MODERATO OTTIMISMO "Lo sviluppo dell'auto nel corso dell'inverno è andato secondo i nostri piani, ma ovviamente non possiamo sapere come sarà la situazione in gara, e le gare sono dure." - ha aggiunto Brown - "Andreas (Seidl) sarà il nuovo responsabile del funzionamento del team, il mio ruole è di dargli una piattaforma competitiva in qualsiasi forma di motorsport decideremo di gareggiare. la Formula 1 è la nostra priorità e siamo sicuri di avere gli uomini giusti nei ruoli giusti e con le giuste risorse, con Andreas, Pat (Fry) e James (Key). Sono molto felice del team che abbiamo messo insieme."