TENTATIVI DI PACE La prima stagione da compagni di squadra di Nikita Mazepin e Mick Schumacher è stata tutt'altro che priva di tensioni. Le manovre del russo hanno spesso fatto infuriare il figlio d'arte e il suo clan, in particolare lo zio Ralf che è arrivato a definirlo ''pericoloso per la vita''. Complice l'abbondante dote di denaro che il padre Dmtry porta nelle casse della Haas, i due piloti dovranno condividere il box anche nel 2022 e da qualche settimana Nikita si sta spendendo in una serie di elogi pubblici verso Schumacher, nel tentativo evidente di calmare le acque.
IL GIORNO DELL'INCIDENTE Le ultime dichiarazioni a riguardo sono state rilasciate all'emittente russa RBC e sono piuttosto clamorose. Mazepin ha infatti raccontato di aver contattato gli Schumacher poco dopo l'incidente sugli sci di Michael, avvenuto nel dicembre del 2013 in Svizzera. Il pilota della Haas ha ricordato che in quei giorni lui e la sua famiglia si trovavano in una stazione sciistica vicina a Meribel: ''Siamo stati i primi a sentirli. Ho chiamato e ho augurato una pronta guarigione. Ho poi visto Mick una settimana dopo in Italia per la stagione invernale. Sono rimasto stupito dalla professionalità con cui ha gestito la situazione, con quello che era successo. Oltretutto a un'età così giovane''.
L'INCONTRO CON MICHAEL Aperto lo scrigno dei ricordi giovanili con gli Schumacher, Mazepin ha raccontato anche il suo primo incontro con Michael, avvenuto quando aveva 11 anni: ''Non avevo capito tutto quello che aveva fatto nello sport. Per me, era solo un pilota famoso. C'era rispetto tra di noi. È una persona fantastica e sicuramente è un esempio per me''.