Qual è stato il campionato del mondo più dominato della storia della Formula 1? La risposta è: quello del 2002. 21 anni fa, infatti, Michael Schumacher, al volante della F2002 (e della F2001 nelle prime gare) ha conquistato 144 punti su 170 a disposizione, giungendo sempre a podio in ognuno dei 17 GP e conquistando alla fine 11 vittorie, 5 secondi posti e un terzo posto. Questo significa che il kaiser raggranellò per strada l'84,71% dei punti disponibili.
SEMPRE PIÙ PALETTI Ciò che ha reso ancor più difficile da battere questo record, solo avvicinato da Sebastian Vettel nel 2011 (392 su 475 punti pari al 82,53%) e soprattutto nel 2013 (397 punti su 475, ossia l'83,58%) è stata la crescita del numero di gare in calendario, poiché è vero che con più gare si assegnano più punti, ma si alza anche di molto l'asticella della perfezione, ed è più probabile incappare in incidenti o in problemi tecnici. Un'altra complicazione notevole è stata la regola introdotta sulle componenti limitate delle Power Unit, che costringe ogni stagione, anche i piloti con le auto più affidabili, a dover sacrificare una o due gare scontando delle posizioni di penalità sulla griglia di partenza se si cambia una parte del propulsore eccedente i limiti stabiliti. Dal 2019 è stato introdotto, inoltre, un punto in più per il detentore del giro veloce, difficilissimo da raggiungere dal vincitore del GP che spesso non può permettersi di sostare negli ultimi giri per cambiare le gomme e fare un tentativo, come invece può fare un pilota in zona punti con un buon margine su chi lo segue e poco o nulla da perdere in caso di sosta ai box extra. Infine, dal 2021 in poi sono state introdotte anche le gare sprint, che offrono punti bonus ma anche tante possibilità in più di fallire, e l'asticella si alza ancora.
Michael Schumacher 2002
PUNTI AMICI La variazione dei sistemi di punteggio vista più volte nelle ultime decadi in Formula 1, invece, ha reso più facile aumentare la percentuale del bottino, visto che i punti del secondo e del terzo posto (ma anche delle altre posizioni) sono più premianti rispetto al vecchissimo sistema. All'epoca, infatti, si assegnavano 10 punti al primo, 6 al secondo, 4 al terzo e 3, 2, 1 fino al sesto. Fu l'ultimo anno con tale metodo: si passò nel 2003, e fino al 2009, a 10-8-6-5-4-3-2-1 e poi all'attuale 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1 dal 2010 ai giorni nostri. Il primato di Schumacher se l'odierno sistema di punteggio fosse stato in vigore nel 2002, sarebbe stato ancor più impressionante: il tedesco della Ferrari avrebbe portato a casa l'87,56% del bottino (387 su 442 punti, considerando anche i 7 giri veloci marcati su 17 gare).
LA SCOMMESSA DI RUSSELL Ogni singolo step introdotto negli ultimi anni, dunque, ha reso più complicato battere il record di Schumi, basti pensare che negli anni del dominio Mercedes, la migliore statistica di Lewis Hamilton è quella del 2015, in cui ha conquistato l'80,21% dei punti messi in palio (381 su 475), anche se Lewis ha patito in quegli anni, più la concorrenza interna di Rosberg che quella dei rivali. Insomma, per entrare nella leggenda al giorno d'oggi bisogna raccogliere un bottino di punti quasi incredibile. Il pilota della Mercedes George Russell, dopo aver visto in azione Max nel GP del Bahrain di domenica scorsa, ha scommesso su Max, affermando che - secondo lui - avrebbe vinto tutte e 23 le gare in calendario. Se così fosse, il record di Schumacher avrebbe i mesi contati, perché Max raccoglierebbe 575 punti che, come vedremo a breve, sarebbero più che sufficienti allo scopo.
F1 GP Bahrain 2023, Sakhir: Max Verstappen (Red Bull Racing)
IMPRESA DIFFICILISSIMA Più realisticamente, però, più che conquistare tutte e 23 le vittorie, e magari anche i 48 punti in palio nelle sei F1 sprint (a cui vanno aggiunti i 23 punti extra dati dai giri veloci per un totale di 646), Max può aspirare a battere il record di Schumi, potendosi permettere così qualche minimo passo falso. Ma quanti punti deve fare per riuscirci? Ebbene, per ottenere più dell'84,71% di punti in palio nel 2023 e farsi preferire al tedesco, l'Olandese Volante ha bisogno di chiudere il campionato con almeno 548 punti sui 646 al massimo raggiungibili, un'enormità. Se consideriamo, inoltre, il dato di Schumi rapportato ai giorni nostri, quell'incredibile 87,56% di cui sopra, Verstappen necessita di 566 punti su 646.
OBIETTIVO CONCRETO Tradotto in soldoni, per raggiungere quel fatidico 84,71%, Max può permettersi di perdere per strada solo 98 punti da qui alla fine del campionato. Un punto già se n'è andato con il giro veloce non ottenuto nel GP del Bahrain, ne restano 97 in 22 gare: ce la fare il moderno cannibale a spodestare Schumi dalla Leggenda? Tra qualche mese (o gara) l'ardua sentenza.
PS Per superare, invece, l'87,56% virtuale di Schumi - ma che sarebbe più corretto prendere in esame - la soglia si assottiglia: Max potrebbe permettersi di perdere per strada solo 80 punti in tutto, e dunque 79 nelle ultime 22 gare.